Cronaca

Esquilino e stazione Termini: interventi anti-degrado e contro l’abbandono di rifiuti

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Continua l’opera di contrasto al degrado urbano svolta dalla Polizia Locale di  Roma Capitale  nelle aree dell’ Esquilino e della Stazione Termini.

Esquilino e stazione Termini: interventi anti-degrado e contro l’abbandono di rifiuti. Rintracciato il responsabile che aveva disseminato a terra rifiuti pericolosi

Nei giorni scorsi gli agenti del NAD (Nucleo Ambiente e Decoro) sono riusciti, attraverso appostamenti, a risalire all’uomo che aveva disseminato rifiuti in via Principe Amedeo, in prossimità dei cassonetti Ama, molti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche come parti di computer e altri materiali di tipo speciale e pericoloso.

Gli operanti, aiutati nella fase di indagine anche da un video-segnalazione dei cittadini, hanno rintracciato il responsabile, un uomo di 30 anni, sanzionato per violazione della normativa sul regolare conferimento di questo tipo di rifiuti.

Sempre nelle aree circostanti alla stazione Termini e piazza Vittorio,  le pattuglie della  U.O. SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale), unitamente al personale del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana), nel corso dei controlli predisposti nella zona, hanno portato a termine diversi sequestri di cibo, venduto su strada, da parte di alcuni cittadini di nazionalità straniera: una decina di chili di alimenti cotti e crudi, contenuti in vaschette di alluminio e in altri contenitori similari, trasportati anche in borsoni e trolley, che venivano poi trasferiti nei piatti di plastica al momento della vendita, il tutto in modo non solo irregolare ma contravvenendo a qualsiasi norma igienico-sanitaria.

Nei confronti di due cittadini, applicata anche la misura dell’ordine di allontanamento (DASPO),  perché avevano disposto le  merci in modo  da impedire l’accesso alle aree di fermata e capolinea dei mezzi pubblici. Le operazioni sono avvenute con l’ausilio di mezzi e personale AMA, che ha provveduto alla distruzione del materiale sequestrato e fornito assistenza agli agenti nel corso delle attività svolte nei pressi dell’ingresso del Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano, dove è stato rimosso un consistente quantitativo di rifiuti e giacigli vari.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.