Vincenzo Carlo La Regina è il nuovo direttore sanitario della Asl Roma 6 e il suo mandato parte da un obiettivo preciso: avviare un percorso culturale diverso, più attento alle persone. “Puntiamo a un nuovo modello di cure in cui la salute viene intesa come benessere psicofisico, in base all’articolo 32 della Costituzione.
ASL Roma 6, parte la Pet Therapy: tutti i dettagli
La Pet therapy, la terapia assistita con gli animali, va in questa direzione- spiega- perché il lavoro con gli animali aiuta ad abbassare le difese, permette alle persone di rilassarsi, migliorandone l’umore e quindi l’aderenza alle terapie, ma aumenta i livelli di performance anche delle terapie farmacologiche”.
Tutto il percorso formativo e lavorativo di La Regina è attento alla dimensione di cura delle persone. Laureato in Veterinaria e in Medicina e Chirurgia, il nuovo direttore della Asl Roma 6 vanta un’esperienza consolidata in management per le aziende sanitarie: è stato commissario dell’Azienda provinciale di Cosenza, dirigente in diverse strutture sanitarie in Basilicata e direttore del distretto di Castrovillari, oltre che docente universitario e autore di pubblicazioni scientifiche. Adesso La Regina punta sulla Pet Therapy perché è consapevole che questi trattamenti forniscono “segnali innovativi. Noi partiamo dai cani addestrati, ma stiamo già lavorando con cavalli e asini. Abbiamo sperimentato che, ad esempio, l’ippo-onoterapia è stata molto utile per le ragazze con problemi di anoressia e bulimia, dando ottimi risultati. Abbiamo assistito a un risveglio emotivo di queste ragazze- racconta il medico- ed è stato un qualcosa di palpabile, visibile”
“Nella relazione uomo-uomo c’è il sistema giudicante che ci inibisce- sottolinea il medico- con gli animali invece non c’è giudizio. La persona sa che non sarà giudicata se non mangia o se non sta bene psicologicamente. In quella relazione c’è solo empatia ed emotività. Si lavora sul livello affettivo”.
La Pet Therapy nella Asl Roma 6 partirà con i pazienti del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) dell’ospedale dei Castelli. “Iniziamo con quelle persone che stanno vivendo un appiattimento emotivo. Noi lavoriamo per risvegliare le loro emozioni e far ripartire le loro grandi potenzialità, perché nell’interazione emotiva con gli animali- sottolinea La Regina- questi pazienti inizieranno ad abbassare le loro difese e le paure, il disagio nei confronti della degenza. Vorremmo che questa esperienza poi possa essere trasferita anche ad altri settori dell’assistenza. La pandemia ha slatentizzato alcune situazioni di difficoltà e oggi abbiamo bisogno di rimettere in moto un sistema valoriale nuovo che possa contrastare il malessere crescente tra le nuove generazioni. Penso ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che sono diventati un’epidemia nel giro di qualche decennio, con un aumento del 40% soprattutto tra le giovani generazioni. Non possiamo più sottovalutarli, prima si arriva alla diagnosi e prima abbiamo la possibilità di curare queste persone. Dobbiamo mettere in campo una presa in carico veloce e, soprattutto, fare molta prevenzione, altrimenti arriviamo tardi e non riusciamo più a curarle ma solo a tamponare”.
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Per La Regina la strada da percorrere è dunque iniziare subito il percorso di riabilitazione psiconutrizionale. All’ospedale dei Castelli, il neo direttore della Asl Roma 6 porterà la sua esperienza maturata sul campo: “Quando ero direttore sanitario in Basilicata ho riconvertito un ospedale di montagna e quindici anni fa abbiamo attivato 20 posti di residenzialità in un centro pubblico che ha salvato vite umane. Lo abbiamo fatto grazie a una partnership con la Regione Umbria e la psichiatra e psicoterapeuta Laura Dalla Ragione. Vedere ragazze di 30 kg che non hanno più voglia di vivere e di mangiare crea un grande malessere anche tra gli operatori, dobbiamo agire”, conclude.
Foto di repertorio