Cronaca

Albano Laziale, controllati oltre 100 veicoli e 200 persone

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Albano Laziale controllati veicoli persone

Incessanti controlli dei Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo che hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio per la prevenzione dei reati contro il patrimonio e gli stupefacenti, quindi finalizzati alla sicurezza stradale.

Albano Laziale, controllati oltre 100 veicoli e 200 persone. Ecco cosa è emerso

Nel comune di Albano Laziale, i Carabinieri hanno effettuato controlli a tappeto alla circolazione stradale: identificate circa 200 persone e 120 veicoli, nonché elevate contravvenzioni al codice della strada per un importo complessivo di circa 1000 euro. Le maggiori violazioni contestate hanno riguardato la guida con patente scaduta, la mancata revisione e l’uso dei dispositivi cellulare alla guida.

Nel corso dei controlli diversi utenti della strada sono stati sottoposti agli accertamenti alcolemici mediante l’uso di etilometro, di cui 5 sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche o stupefacenti, ovvero per rifiuto di sottoporsi agli accertamenti tossicologici o alcolemici.

Inoltre sono state eseguite perquisizioni personali d’iniziativa, nelle quali i Carabinieri hanno segnalato alla Prefettura di Roma 7 cittadini poiché trovati in possesso di droga, per lo più hashish e marijuana, e segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri della locale Stazione hanno inoltre proceduto al controllo di due cittadini italiani, i quali all’esito di perquisizione personale e veicolare sono stati trovati in possesso di una mazza da baseball e di un coltello a serramanico della lunghezza di 18 cm circa.

Gli stessi sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Velletri per porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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