Nella giornata di ieri, i poliziotti del Commissariato Porta Maggiore, insieme ai militari dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, a personale della Polizia Locale Roma Capitale e dell’ASL Roma2, con l’ausilio dell’Unità Cinofila antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno effettuato un servizio ad alto impatto in zona Porta Maggiore.
Porta Maggiore, controlli interforze: ecco cosa emerge, tutti i dettagli
Mirati controlli amministrativi diretti al contrasto del fenomeno dell’abusivismo e dello sfruttamento della manodopera irregolare nei vari settori lavorativi, oltre a specifiche attività finalizzate alla prevenzione e repressione di fenomeni di spaccio di droga nella zona, e al contrasto dei reati predatori.
Nel corso dell’attività sono state identificate in tutto 360 persone, controllati 218 veicoli, di cui uno poi è stato rimosso e sono state contestate 30 violazioni del Codice della Strada; inoltre sono stati controllati 10 esercizi commerciali, di cui 4 sono stati sanzionati.
In particolare, nei 4 esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande siti in via Casilina, gli operatori hanno effettuato ispezioni amministrative, riscontrando gravi condizioni igienico sanitarie; per tali motivi, i titolari sono stati sanzionati per un ammontare di 13.800 euro e, per uno dei locali sanzionati, personale dell’ ASL ha disposto la chiusura.
Foto di repertorio
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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