Cronaca

Isola del Liri, multe per la vendita di alcolici a minori

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Isola del Liri, multe per la vendita di alcolici a minori

Non solo la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori, ma anche la tutela dei minori
e delle persone vulnerabili sono al centro dei servizi messi in piedi dal NAS di Latina in collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale Frosinone, con lo scopo di prevenire e contrastare i fenomeni legati all’abuso di alcol.

Isola del Liri, vendita di alcolici a minori: i controlli e le multe

In questo contesto si collocano le violazioni, contestate lo scorso weekend ai rispettivi titolari di due bar del comune di Isola del Liri, per aver venduto alcol a minori di 18 anni.

Nel primo caso l’esercente è stato colto sul fatto dai militari operanti che, al momento del controllo all’attività, hanno rilevato la vendita diretta di una birra a un sedicenne, irrogando pertanto una sanzione di 333 euro a cui seguirà una segnalazione alla locale Prefettura per i provvedimenti di competenza.

Nel secondo caso, i carabinieri del NAS e i colleghi dell’Arma territoriale, nel corso del servizio perlustrativo, hanno controllato un gruppo di minori in possesso di alcolici che avrebbero riferito di averli acquistati presso un esercizio commerciale della zona.

Sono così partiti gli accertamenti immediati che hanno permesso di sanzionare anche il secondo titolare dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

L’abuso di alcolici è da sempre un fenomeno ancora troppo diffuso tra i giovanissimi e la vigilanza dei Carabinieri si pone come importante strumento di contrasto.

All’azione di repressione, tuttavia, si affianca un’attività preventiva di informazione sui rischi, anche gravi, che l’alcol ha sulla salute,che viene ampliamente svolta anche attraverso incontri avvenuti presso gli istituti scolastici della provincia tra i rappresentanti dell’Arma e i giovani studenti.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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