Si comunica, nel rispetto del diritto dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito che, nella mattinata del 16 marzo 2024, a Vicovaro Mandela (RM), gli investigatori del Commissariato di P.S. Distaccato di “Tivoli-Guidonia” e i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 47enne con numerosi precedenti penali e di polizia, per reati contro il patrimonio e per stupefacenti, poiché gravemente indiziato di una serie di rapine pluriaggravate perpetrate tra il 9 dicembre 2023 e il 4 febbraio 2024, in strada e presso alcuni esercizi commerciali di Tivoli e della frazione di Villa Adriana.
Tra le vittime, un’anziana signora, seguita sin dall’interno di un Ufficio Postale del centro cittadino, dove aveva ritirato la pensione e pedinata sino all’androne della sua abitazione. A quel punto, minacciandola con una pistola, l’uomo la seguiva lungo le scale con l’intento di strapparle la borsa. La decisa reazione dell’anziana, che iniziava a urlare per chiedere aiuto, attirava l’attenzione di altre persone che, scongiurando ulteriori iniziative violente dell’uomo, lo inducevano alla fuga.
Altre rapine sono state invece portate a compimento presso esercizi commerciali del centro di Tivoli e di Villa Adriana – negozi di abbigliamento, di scarpe, di articoli da regalo – perpetrati, anche a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, travisato e minacciando di morte le vittime, nonché minacciandole con armi da fuoco.
In un caso, giungeva persino ad utilizzare lo spray urticante nei confronti di un cliente – un Agente della Polizia Locale di Guidonia Montecelio che con coraggio lo disarmava, al fine di neutralizzarne la decisa reazione, riusciva così a guadagnarsi la fuga.
Azioni criminali che, per il modus operandi e la intimidatoria determinazione dell’uomo, provocavano un forte clamore mediatico nell’area tiburtina, creando allarme sociale.
Gli elementi analizzati dagli investigatori della Polizia di Stato sono stati così incrociati e condivisi con quelli raccolti dall’Arma dei Carabinieri contribuendo a formare un quadro probatorio che ha portato all’emissione, previa richiesta, da parte del G.I.P. di un provvedimento restrittivo, che condivideva dunque le conclusioni cui si giungeva in sede di informativa, così descrivendo gli elementi probatori: “precisi e concordanti”, “granitici”, “coerenti” ed infine concludendo che: “…Le specifiche modalità e circostanze dei fatti…rendono conto della perpetrazione di plurime rapine, in ambito territoriale circoscritto, a poca distanza temporale tra di esse, con il volto travisato e l’uso di un’arma, a discapito di più persone (anche turbate nell’esercizio delle rispettive attività lavorative) e con conseguente marcata attitudine a determinare grave allarme sociale…”.
Ancora una volta va sottolineata l’importanza degli impianti di videosorveglianza istallati in città, che consentivano una celere identificazione dell’uomo. Analogamente, un plauso va rivolto alle persone testimoni delle rapine, che non esitavano a dare il loro contribuito agli investigatori, a dimostrazione dell’importanza del senso civico e della disponibilità dei cittadini nella prevenzione e nel contrasto di reati particolarmente odiosi come le rapine in danno di anziani e di operatori commerciali, nonché alla polizia giudiziaria che ha coadiuvato la Procura.
Sulla base del provvedimento restrittivo l’uomo è stato associato in carcere.