Venerdì sedici novembre si sono chiuse le riprese del film “La banda dei tre” della regista Maria Dominedò e per l’occasione a Tivoli sul set una troupe della Rai ha intervistato gli attori Marco Bocci e Francesco Pannoffino. Tra gli altri attori del film ci sono Matteo Branciamore, Carlo Buccirosso, Ivan Franek, Aldo Marinucci e Roberta Mattei. Il film, è stato realizzato dalla Società Cinematografica Format srl con la collaborazione della Film Commission e dell’Assessorato alla Cultura e Turismo sarà distribuito dalla Zenit Distribution.
Una storia che stravolge i canoni classici del noir e che gioca sempre sul filo del grottesco e dell’ironia. Prendete un nano irascibile che di cognome fa Piccolo, dal grilletto facile e con una passione smodata per la musica pop, aggiungete un poliziotto infiltrato che di cognome fa Bambola e che non ha nemmeno il coraggio di dichiararsi alla donna di cui è innamorato e gioca a fare il duro mascherato da pseudo criminale. Finita poi con Silvano ex tossicodipendente in perenne crisi mistico religiosa che per sopravvivere svaligia gli appartamenti salvo poi lasciare in giro santini per farsi perdonare. Mescolate il tutto e il risultato sarà la “banda dei tre”. Tre personaggi sopra le righe, grotteschi, ironici ma con un senso dell’amicizia fuori dal comune. A loro aggiungete le gemelle Biologiche, entrambe fidanzate con il nano, vegetariane convinte e figlie dei fiori. E ancora Bit – La Salma magro da essere quasi bidimensionale, genio del computer ma che non dorme da anni perché convinto che gli alieni lo possano rapire nel sonno. I tre formeranno la banda più inverosimile e improbabile del noir italiano ma divertente, ironica e assolutamente poco criminale.
Al centro della storia Claudio Bambola che finalmente dopo due anni di duro lavoro sta per portare a termine una di quelle retate che fanno notizia e che finalmente potrebbe fargli cambiare vita, ma qualcosa va storto e tutti i piani saltano. Ecco che iniziano le avventure e disavventure dei tre imprevedibili compagni di viaggio… Per Tivoli questo è stato un ottimo traguardo visto che culturalmente si sta svegliando molto .