Cronaca

Anagni, irregolarità in diversi cantieri: multe da oltre 2mila euro

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anagni controlli nei cantieri

Nella mattinata di ieri, 28 marzo 2024, i Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Frosinone e i militari della Compagnia CC di Anagni, insieme a personale Tecnico dell’Ispettorato del Lavoro di Frosinone, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, nonché a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, hanno svolto controlli ai cantieri della Città dei Papi.

Anagni, irregolarità in diversi cantieri: multe da oltre 2mila euro. I controlli dei Carabinieri del NIL

L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica, è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

Le violazioni accertate sono sia di carattere penale che amministrativo. Tra le irregolarità rilevate, vi è la concessione di subappalti non autorizzati, la mancata prescrizione di sicurezza e salute per la logistica di cantiere e l’utilizzo di strumentazione per il controllo dei lavoratori a distanza senza la prevista autorizzazione. Nel corso dei controlli sono stati ispezionati diversi cantieri, che a seguito di accertamenti ed informazioni acquisite dall’Arma territoriale erano risultati non conformi.

Complessivamente sono state irrogate ammende per circa euro 2.200€.

L’Arma dei Carabinieri di Anagni da sempre effettua controlli e servizi dedicati in materia di tutela del lavoratore, in perfetta sinergia con il Reparto Speciale dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Frosinone, contrastando il lavoro nero e verificando il rispetto della normativa di settore.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.