Durante il week end appena trascorso, i militari della Compagnia Carabinieri di Colleferro hanno eseguito una serie di mirati controlli finalizzati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida”, e che hanno interessato i luoghi di maggiore aggregazione sociale, centro di attrazione per centinaia di giovani specialmente nel fine settimana.
Colleferro, i controlli dei Carabinieri
Al dispositivo hanno preso parte sia le pattuglie dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile che quelle delle Stazioni Carabinieri dipendenti dalla Compagnia di Colleferro.
Nello specifico, i Carabinieri della Stazione di Colleferro, della Stazione di Gavignano e della Radiomobile di Colleferro hanno denunciato tre persone alla Procura della Repubblica di Velletri.
Si tratta di un 31enne di Montelanico, coinvolto in un sinistro stradale e risultato con un tasso alcolico 5 volte superiore a quello previsto, di un 51enne di Colleferro, controllato alla guida della sua vettura si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti previsti per verificare il tasso alcolemico, di un 52enne di Artena che ha attirato l’attenzione dei militari poiché procedeva, in piena notte, con l’autovettura in via Latina con andatura a zig zag, successivamente risultato con un tasso alcolico superiore a quello consentito.
Per tutti e tre è scattato il sequestro del veicolo e il ritiro immediato della patente di guida.
L’altro ieri sera, a finire nel mirino dei Carabinieri della Stazione di Labico, un 50enne del posto che è stato trovato in possesso, a seguito di perquisizione personale, con 5 g di hashish occultati all’interno del marsupio.
Al termine delle operazioni lo stupefacente è stato sequestrato e l’uomo è stato anche segnalato alla Prefettura di Roma in qualità di assuntore di stupefacenti.
Il bilancio dei controlli dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro ha riguardato anche la zona dei baretti della “movida” e nel complesso sono state identificate 126 persone, di cui 22 con precedenti di polizia, eseguite 2 perquisizioni personali, ritirate 3 patenti di guida e sanzionati 5 automobilisti per violazioni delle norme al Codice della Strada.
Foto di repertorio
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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