Cronaca

Droga, truffa, armi e maltrattamenti: controlli ad Alatri e dintorni

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Droga, truffa, armi e maltrattamenti: controlli ad Alatri e dintorni

Prosegue l’attività dell’Arma di Alatri che nella settimana appena trascorsa ha implementato le attività istituzionali finalizzate alla prevenzione dei reati in genere, con particolare attenzione al contrasto ai reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Controlli ad Alatri, Fiuggi, Vico nel Lazio e Veroli: ecco cosa emerge

Nei comuni di Alatri, Fiuggi, Vico nel Lazio e Veroli si è dato corso a controlli messi in atto da parte dei militari, le cui risultanze operative hanno consentito di sequestrare grammi 36 di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, di deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone 3 persone per i reati di “truffa”, “porto di armi ed oggetti atti ad offendere” e “maltrattamenti in famiglia”.

Nel campo della lotta allo spaccio ed all’uso di sostanze stupefacenti   4 persone sono state segnalate alla Prefettura di Frosinone quale assuntori di sostanza stupefacente per uso non terapeutico, con contestuale sequestro amministrativo di grammi 3 di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” e grammi 5 di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.

Durante questa vasta attività di controllo del territorio, nel complesso, sono stati controllati 170 veicoli ed identificate 200 persone.  Inoltre, è stata irrogata 1 proposta di foglio di via a carico di persona ritenuta socialmente pericolosa, elevate 15 violazioni di norme al C.D.S., revocata una patente per guida con patente sospesa, effettuate 8 perquisizioni personali.

I controlli hanno riguardato anche i luoghi di ritrovo ed altre aree sensibili per la sicurezza pubblica e 18 esercizi di pubblico intrattenimento.

Tali risultati sono il frutto dell’impegno dell’Arma volto a salvaguardare l’incolumità dei cittadini e delle attività commerciali insistenti nel territorio, che continuerà anche nel prossimo futuro in considerazione dell’aumento del flusso turistico per l’arrivo della bella stagione al fine di fornire una sempre maggiore cornice di sicurezza alla popolazione.


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.