Cronaca

Roma, controlli del Primo Maggio: raffica di arresti e denunce

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Roma, controlli del Primo Maggio: raffica di arresti e denunce

Per assicurare la serena permanenza ai tanti turisti accorsi a Roma per il 1° maggio e garantire un divertimento sano e tranquillo alle tante persone che sono giunte da tutt’Italia per assistere al concerto al Circo Massimo, come auspicato dal  Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno potenziato i servizi esterni per migliorare il controllo del territorio con pattuglie a piedi, in auto e moto, per vigilare sulla sicurezza stradale e rendere una cornice di massima sicurezza alla manifestazione.

I controlli

Servizi di controllo sono stati svolti negli scali ferroviari e nelle stazioni della metropolitana, a bordo dei mezzi pubblici, nei luoghi maggiormente frequentati dai turisti, nei principali luoghi di aggregazione dei giovani con particolare attenzione all’area adiacente al Circo Massimo, ma anche alle vie di accesso e di transito dei frequentatori dell’evento musicale.

Il bilancio delle attività dei Carabinieri è di 5 persone arrestate per borseggio a bordo dei mezzi pubblici; 14 denunciate in stato di libertà, gravemente indiziate, a vario titolo, di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato all’interno di grandi magazzini e negozi del forum Termini. Un giovane è stato denunciato perché trovato in possesso di un coltello.

Altre 10 persone sono state sanzionate e segnalate alla Prefettura perché trovate in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti, per uso personale.

Tra i denunciati per droga vi sono ragazzi provenienti da varie regioni italiane. La droga rinvenuta, centinaia di dosi tra cocaina, hashish e marijuana, è stata sequestrata.

A tarda serata, verso le 23,10, su segnalazione di alcune persone presenti al concerto del primo maggio, all’interno del Circo Massimo, i Carabinieri hanno tenuto d’occhio un gruppo di 5 soggetti, tutti stranieri, i quali si mostravano molesti nei confronti delle persone presenti. I militari, in abiti civili, sono intervenuti qualificandosi e invitandoli a smetterla.

Dopo l’invito, tutti si sono calmati e allontanati tranne un cittadino tunisino di 34 anni che ha sfidato i Carabinieri con aria minacciosa. A quel punto i Carabinieri lo hanno bloccato e con un’autoradio fatta intervenire hanno condotto l’uomo in caserma, identificato e denunciato per resistenza a pubblico a ufficiale.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.