RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
IL REFERENDUM RENZIANO MIRA LE BASI DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA E SOLO IL “NO” DEI CITTADINI POTRA’ DIFENDERLE
“Quando Renzi si impegna a voler far credere ai cittadini che solo votando ‘si’ la Costituzione può essere modificata, dice una grandissima bugia, perché dimentica che in Italia finora sono state fatte ben 16 modifiche della carta costituzionale. Tre, addirittura, risalgono al 2001, e nessun referendum prima è mai stato fatto per questo”.
Dati alla mano Roberto Caligiore, Sindaco di Ceccano, rinfresca la memoria “a quanti in questa campagna referendaria rischiano di farsi abbindolare, dimenticando che dal 1948 ad oggi, per ben 20 volte è stata cambiata una legge costituzionale attraverso il corretto funzionamento delle istituzioni, le stesse che invece ora Renzi vuole demolire, tentando di convincere i cittadini che solo votando come dice lui, avremo uno Stato più veloce e snello nelle sue procedure. Di fatto così non è! Perché se vincesse il ‘si’, in un pieno delirio accentratore, verranno addirittura affidate alla Camera dei Deputati tutte le materie sino ad oggi di competenza delle Regioni”.
“Allora una domanda dovremmo farcela tutti: se le competenze delle Regioni vanno alla Camera, perché le Regioni dovrebbero continuare ad esistere? Si tratta di una faccenda gravissima, perché getta le basi su un pericoloso accentramento dei poteri che solo dicendo ‘no’ potrà essere bloccato. Il desiderio di spazzare tutto via rapidamente si evince anche dalla scheda referendaria. L’unica nella storia dei nostri referendum che propone in un colpo solo ben 5 quesiti, quando finora ogni volta che il popolo ha votato, ogni scheda ha sempre contenuto un solo quesito”.
“Più preoccupante, perché intenzionale e pericoloso, è il fatto che Renzi anziché chiedere ai cittadini di esprimersi con un referendum abrogativo, in cui diventa necessario raggiungere il quorum – che ricordo per il ritorno all’acqua pubblica fu pienamente raggiunto, ma anche da questo governo fatto cadere nel dimenticatoio – il Presidente del Consiglio è stato ben attento a scegliersi il referendum costituzionale, evitando così rischi di quorum che gli avrebbero potuto bloccare i suoi disegni accentratori”.
“Su questo nessuno ha voglia di fare luce, vogliono solo buttare tutto nel calderone per provare rapidamente a spazzare via tutto, ma con il loro ‘no’ il 4 dicembre, saranno i cittadini a spazzare via Renzi e il suo governo che, è bene precisarlo, è un’anomalia preoccupante visto che non è mai stato eletto da nessun italiano”.