Cronaca

San Cesareo, spara ai Carabinieri per evitare lo sfratto dei parenti: arrestato 62enne

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
San Cesareo, spara ai Carabinieri per evitare lo sfratto dei parenti: arrestato 62enne

Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che i Carabinieri della Compagnia di Palestrina hanno arrestato un 62enne, domiciliato a San Cesareo, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, porto di arma clandestina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

San Cesareo, spara ai Carabinieri per evitare lo sfratto dei parenti: arrestato 62enne. La vicenda

Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di San Cesareo sono intervenuti a supporto di un ufficiale giudiziario impegnato nell’esecuzione di uno sfratto d’immobile sito nel Comune di San Cesareo, dove attualmente dimorano i parenti prossimi dell’indagato.

Giunti sul posto i militari hanno notato anche l’uomo che, alla loro vista, si è recato all’interno di un garage di pertinenza dell’abitazione, da dove ha prelevato una pistola a tamburo (risultata essere una Smith e Wesson cal. 357 con matricola abrasa) con cui, una volta tornato in prossimità dell’ingresso dell’immobile, ha esploso due colpi di arma da fuoco all’indirizzo dei Carabinieri, senza colpirli. Questi ultimi hanno bloccato immediatamente l’uomo, ponendolo in sicurezza e disarmandolo.

La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire nella sua disponibilità, in particolare in un marsupio indossato nelle fasi dell’aggressione, un coltello a serramanico e 21 proiettili aggiuntivi. Su disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli l’uomo è stato successivamente accompagnato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

Foto di repertorio