Cronaca

Sora, confisca di beni ad appartenenti alla famiglia Sinti

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Sora, confisca di beni ad appartenenti alla famiglia Sinti

Nella mattinata odierna, 27 giugno 2024, la Polizia di Stato di Frosinone ha dato esecuzione al decreto emesso dal Tribunale Civile e Penale di Roma- Sezione Specializzata Misure di Prevenzione con il quale è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale, nei confronti di 10 soggetti appartenenti ad una famiglia di origine “Rom” di Sora (FR).

I dettagli sull’operazione della Polizia di Stato di Frosinone

Nel medesimo decreto è stata altresì prescritta la confisca dei beni mobili ed immobili, già sottoposti a sequestro di prevenzione nel decorso mese di novembre, appartenenti ai predetti soggetti e ai terzi che ne avevano la disponibilità; gli stessi erano stati già coinvolti nell’ambito dell’operazione “Ultima Corsa” nel mese di settembre 2022.

La richiesta di applicazione delle misure personali e patrimoniali  nasce dall’esito delle indagini svolte  dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine e dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone, tese a contrastare l’accumulo di beni e ricchezza da parte di due gruppi criminali, operanti nella città di Sora (FR) e nei comuni limitrofi, composti da soggetti appartenenti alla famiglia “Sinti”,  in quanto coinvolti in varie attività delittuose, tra cui il traffico di sostanze stupefacenti ed usura.

Gli elevati introiti ricavati dall’attività dello spaccio di sostanze stupefacenti, oltre ad essere reinvestiti nell’acquisto di partite di droga, venivano utilizzati per effettuare prestiti usurai, in favore di piccoli imprenditori locali, che versano in evidente stato di difficoltà economica e spesso pesantemente minacciati qualora le somme non fossero state restituite.

Le persone coinvolte, pur non avendo esercitato alcuna attività lavorativa regolare, nel corso degli anni hanno costruito sul territorio sorano ville e manufatti illeciti perché privi di autorizzazione a costruire. La maggior parte degli stessi risultavano nullatenenti, ma mostravano un tenore di vita ben al di sopra delle loro disponibilità economiche, sfoggiando, come di loro costume, orologi e macchine di lusso, acquistati grazie ai proventi di attività delittuose.

Nel corso dell’attività si è provveduto a dare esecuzione al provvedimento, con la confisca dei seguenti beni: 7 fabbricati, 10 terreni, 21 veicoli, 32 monili  in metallo prezioso di cui 5 orologi, per un valore stimato in euro 10.600,00, disponibilità finanziarie e bancarie riconducibili ai soggetti proposti per un totale di circa 80.000,00 euro, assegni postdatati per un valore di 2200,00 euro e denaro in contante per un valore di circa 8000 euro.

L’amministratore giudiziario incaricato dal Tribunale Misure di Prevenzione ha stimato il valore dei beni oggetto di confisca in euro 1.304.880,15.

L’esecuzione della misura irrogata è stata eseguita da personale della Divisione Anticrimine, della Squadra Mobile e del Gabinetto Provinciale della Polizia  Scientifica della Questura di Frosinone,  coadiuvato  da personale dei Commissariati distaccati della Provincia, con equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lazio.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.