Cronaca

Roma, arrestati due imprenditori per truffa: ingannate oltre 250 persone

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Evasione fiscale a Colleferro, sequestrati beni per oltre 200mila euro

Un’ordinanza di applicazione di misure cautelari agli arresti domiciliari – emessa dal G.I.P. del Tribunale di
Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica – è stata eseguita dai Finanzieri del Comando
Provinciale di Roma nei confronti di 2 persone, indagate per le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio.

Le indagini della Guardia di Finanza

Dalle indagini delle Fiamme Gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma è emerso un sistema
truffaldino che vedeva gli indagati irretire persone intenzionate all’acquisto di un immobile, con forme di
pagamento rateizzato senza l’accensione di mutui ipotecari e a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato.

Dopo aver incassato la caparra confirmatoria, i due procrastinavano la stipula del rogito, adducendo sopraggiunti impedimenti e, dopo estenuanti rinvii, proponevano un accordo transattivo, a sua volta rinviato di continuo.

In 18 mesi di attività sono state così ingannate 252 persone, accumulando con gli anticipi da essi versati oltre 2 milioni di euro, che affluivano sui conti correnti personali degli indagati dalle società immobiliari ai medesimi riconducibili, una delle quali artatamente condotta al fallimento, dopo aver subito il depauperamento del suo patrimonio e accumulato un passivo di oltre 11 milioni di euro.

Leggi anche – Caos treni a Roma Termini: interviene il Codacons

Gli elementi raccolti hanno permesso alla locale Procura della Repubblica di richiedere al competente G.I.P.
l’emissione, oltre del provvedimento cautelare personale, del decreto di sequestro preventivo per oltre 2,2 milioni di euro, che hanno riguardato immobili e disponibilità finanziarie riconducibili a quattro società, ai due arrestati, dominus delle medesime, nonché ad altri tre sodali parimenti partecipi nelle condotte illecite.

All’attività investigativa hanno collaborato i Reparti del Corpo alle sedi di Milano, Asti e Belluno nonché il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche.

Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e, in attesa del giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.

L’operazione si inquadra nella più ampia azione posta in essere dall’Autorità Giudiziaria e dalla Guardia di
Finanza di Roma a contrasto della criminalità economica e finanziaria, a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti.

Foto di repertorio