Le condizioni del 43enne vittima dell’accoltellamento avvenuto nella serata del 24 luglio ad Isola del Liri sarebbero stabili, queste sono le informazioni che giungono dall’Ospedale Spaziani di Frosinone dove è tutt’ora ricoverato in prognosi riservata.
Accoltellamento ad Isola del Liri: continuano gli accertamenti, ecco tutti gli sviluppi
Nel mentre i Carabinieri hanno continuato a sentire tutte le persone presenti ai fatti, in particolare tutte quelle che sono entrate in contatto con i due durante la lunga fase dei litigi, durati per diversi minuti ed a più riprese. Varie le ipotesi che al momento si delineano davanti agli investigatori e che sono al vaglio della PM inquirente, la Dottoressa Chiara D’Orefice della Procura della Repubblica di Cassino.
Certamente lascia sgomenti il fatto che nessuno dei presenti abbia richiesto l’intervento delle forze dell’ordine durante le prime fasi del confronto tra i due, che pure si erano già picchiati prima dell’ultimo scontro in cui uno di loro è stato attinto dalla coltellata.
Un episodio paradossale, sì perché i due erano seduti allo stesso tavolo e dalle immagini paiono conversare in maniera “amicale” prima che, evidentemente, qualcosa accada per generare quella serie di episodi che hanno poi portato all’evento drammatico del gravissimo ferimento.
Intanto i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sora e quelli della Stazione di Isola del Liri stanno esaminando ogni singolo momento delle immagini acquisite dal sistema di videosorveglianza comunale posto a disposizione dei militari dal Comune di Isola del Liri, per poter acquisire ogni possibile spunto di indagine sull’accaduto.
Grazie alle immagini, infatti, da subito era stato possibile inquadrare le fasi più salienti delle reiterate discussioni cha lasciano intendere intanto che oltre ai due soggetti coinvolti, anche l’accoltellatore è rimasto seriamente ferito, non ci siano altri che abbiano partecipato attivamente al fatto. Certamente anche nessuno lo ha segnalato, se non all’infausto epilogo che c’è stato poi successivamente.
La telefonata fatta al 112 è giunta da una donna che, poco distante dai due, aveva visto, dice lei al telefono, “i coltelli”. In realtà emerge che il coltello utilizzato sia uno, quello poi sequestrato dai Carabinieri, e si tratti di uno dei coltelli da pasto presenti sui tavoli del ristorante dove è successo il fatto.
I Carabinieri, a stretto contatto con la Procura della Repubblica, valuteranno ogni elemento e ogni eventuale segnalazione che si auspica possa giungere da chi, presente sul posto, abbia potuto sentire o vedere fatti di particolare interesse.
Intanto è previsto nei prossimi giorni l’interrogatorio di garanzia dell’uomo arrestato dai Carabinieri ed indagato, al momento, per tentato omicidio mentre si spera che le condizioni del ferito possano migliorare.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.
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