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Roma, la via Appia Antica è il 60° sito Unesco in Italia

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L’Appia Antica è il 60° sito Unesco in Italia: riportiamo di seguito le varie dichiarazioni su questo importante riconoscimento.

Roma, la via Appia Antica è il 60° sito Unesco in Italia: le varie dichiarazioni

La via Appia Antica è il 60° sito Unesco italiano. Si tratta di un riconoscimento davvero importante per una strada storica che rappresenta il simbolo di un’intera civiltà, il percorso che ha sempre unito Roma al Sud della penisola e al resto delle popolazioni e dei grandi commerci mediterranei, tappa privilegiata per poi spingersi anche verso Oriente. Attraversando paesaggi mozzafiato e spesso incontaminati, luoghi di grande importanza spirituale, catacombe e acquedotti maestosi, città e località storiche, la via Appia trova oggi la sua degna collocazione tra le grandi meraviglie del mondo. Abbiamo tutti una nuova opportunità ma anche il dovere, dal Ministero che ha promosso la candidatura a tutti i territori che oggi vengono attraversati dalla Regina Viarum, di valorizzarla di più, per conoscerla, ammirarla e viverla meglio ma soprattutto per tutelarla finalmente in maniera coerente con il suo valore inestimabile“.

Così, in una nota, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

L’iscrizione della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale è una bellissima notizia ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – Come Roma Capitale siamo stati tra gli enti che hanno sostenuto questa candidatura, promossa dal Ministero della Cultura, proprio perché consci del valore storico e culturale unico al mondo di questo ‘monumento lineare’ che, partendo dalle mura di Roma e attraversando quattro Regioni, arriva fino a Brindisi.”

La Via Appia è un vero e proprio simbolo fisico dei contatti e dei legami tra Occidente e Oriente e il fatto che da oggi sia il 60° Sito italiano riconosciuto dall’Unesco è per la nostra città motivo di grande orgoglio“, ha concluso.

“L’Appia Anticacommenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – entra finalmente a far parte dei patrimoni dell’Unesco. Una bella notizia e un importante riconoscimento per il nostro Paese e per la Regina Viarium, che rappresenta un pezzo di storia, di architettura, di arte italiana. Per Legambiente questo riconoscimento arrivato all’Appia Antica ha anche un doppio valore, perché ci ripaga del lavoro e dell’impegno che in questi anni abbiamo profuso mettendo in campo appuntamenti e iniziative come ad esempio l’Appia Day, l’Archeograb, le attività di Puliamo il mondo, da Roma e provincia, alla provincia di Latina, Caserta, Benevento, Brindisi e Potenza, mossi dall’obiettivo di difenderla dal degrado e dal cemento illegale, e per farla conoscere e valorizzare. Il tutto grazie anche all’aiuto di altre associazioni, realtà e comunità locali. Il nostro legame con la Regina Viarum è lungo quanto i chilometri che dividono Roma da Brindisi. E lo rivendichiamo con orgoglio. Oggi il riconoscimento che arriva dall’Unesco lo dedichiamo a tutti quei volontari che hanno dedicato il loro tempo all’Appia insieme a noi credendoci con determinazione e impegno”.  

“Adesso aggiunge Gianfranco Zanna, responsabile beni culturali di Legambiente – non bisogna fermarsi, questo riconoscimento è un traguardo importantissimo raggiunto, ma deve essere soprattutto un punto di partenza per far migliorare la tutela e la bellezza dei territori che l’Appia Antica attraversa, per far crescere uno sviluppo sostenibile e altamente culturale su cui ci impegniamo a proseguire il cammino intrapreso con tanti alleati a iniziare da Touring Club e Coopculture con cui abbiamo stretto nel 2019 un protocollo di comune lavoro sulla valorizzazione dell’Appia”.

Tra le tante attività portate avanti in questi anni da Legambiente c’è l’Appia Day, il festival diffuso lungo l’antica consolare, con eventi organizzati lungo il suo percorso da Roma a Brindisi con aperture straordinarie dei beni culturali. Un’iniziativa nata nel 2016 e portata avanti da un comitato promotore – di cui fanno parte Legambiente e Touring Club Italiano – con molti comuni, Enti Parco e tante realtà organizzatrici di un cartellone che ha appassionato oltre 200mila persone. Tra i temi portati avanti nelle varie edizioni la mobilità sostenibile, a partire dalla pedonalizzazione del tratto romano dell’appia antica, il patrimonio storico-archeologico, monumentale e paesaggistico esistente, una nuova idea di utilizzo degli spazi e dei beni comuni disseminati lungo la Regina Viarium.