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Legambiente contro la realizzazione del un nuovo polo logistico ad Anagni

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviato da Legambiente, garantendo sempre il diritto di replica.

Il comunicato stampa

Protocollata da Legambiente una nota per il Consiglio Comunale del 13 agosto 2024 per ribadire l’opposizione all’enorme insediamento da 40 ettari di cemento e consumo di suolo, al posto di un’area agraria di valore.

“Dopo le osservazioni in opposizione alla delibera di c.c.n.1 del 29/2/2024, formalmente presentate il 17 maggio 2024 e protocollate dal Comune di Anagni con il n. 17749 del 20/5/2024, ci rivolgiamo oggi direttamente ai componenti del consiglio comunale con l’intento di perseguire tutte le possibilità finalizzate alla promozione delle giuste scelte di tutela ambientale e sviluppo sostenibile.”, dichiarano Roberto Scacchi e Rita Ambrosino, presidenti di Legambiente Lazio e del circolo di Anagni.

La trasformazione irreversibile del territorio, proposta da un privato, andrebbe a riguardare una superficie definita in gran parte “Paesaggio Agrario di Valore” nel PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale) della Regione Lazio e in netto contrasto con quanto prevede la delibera n. 35 del novembre 2023, approvata dallo stesso consiglio comunale chiamato oggi  ad approvare il Rapporto Ambientale, che fissa limiti stringenti per la tutela di ambiente e paesaggio, con particolare attenzione al consumo di suolo.

“Chiediamo alle consigliere ed ai consiglieri comunali di Anagni che rappresentano tutti i cittadini a Palazzo d’Iseo, di riflettere su ciò che saranno le conseguenze del loro voto. L’iniziativa commerciale proposta appare come del tutto antitetica alle politiche ambientaliste e mette in seria discussione anche le politiche per lo sviluppo economico sano e possibile – concludono i rappresentanti di Legambiente – , vero volano per arricchire il territorio di lavoro, ricchezza e attrattività, rispettando la salute di persone ed ambiente.”

L’associazione ambientalista conclude chiedendo a chi amministra il comune di Anagni di abbandonare la progettazione in questione e di fare in modo che le politiche urbanistiche si allochino nel pieno solco dello sviluppo sostenibile, consegnando alla città, oggi e per il futuro, un grande e concreto segnale di sensibilità ambientale e lungimiranza amministrativa.