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Castel Romano, donna si salva dal proprio aguzzino grazie alla Polizia Locale

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castel romano donna si salva da aguzzino con polizia locale

Un passato fatto di violenze che avevano portato il suo compagno a scontare 7 mesi di carcere già a partire dall’agosto 2023. Questa è la storia di Irma (nome di fantasia) una donna di 48 anni che, messe da parte le violenze subite dall’ex compagno, aveva deciso di concedergli un’altra possibilità, riprendendo la convivenza e volendo credere alle sue promesse di cambiamento.

La vicenda

Una decisione che l’ha portata a vivere l’ennesimo inferno: l’uomo ha infatti ben presto ricominciato a picchiarla, pretendendo che lei soddisfacesse bisogni materiali e sessuali e minacciandola di morte qualora si fosse sottratta.

Ieri pomeriggio l’epilogo. Mentre era alla guida della sua Lancia Y su Via Pontina, si è verificato l’ennesimo litigio durante il quale l’uomo ha iniziato a colpirla ed incurante del rischio di incidente stradale, le ha puntato un coltello al costato. Avvedutasi della presenza di autopattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale, solitamente in servizio presso il campo nomadi di Castel Romano cui poter chiedere aiuto, la donna le ha raggiunte con una manovra repentina, scatenando l’ennesimo scoppio d’ira dell’uomo che ha sfogato la propria rabbia persino nei confronti degli agenti che si erano frapposti a tutela dell’incolumitá fisica della donna.

Condotto presso gli uffici della U.O.SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) dalle pattuglie intervenute, il soggetto dichiaratosi assuntore di cocaina e con un importante vissuto criminale alle spalle con precedenti penali per reati di furto, lesioni personali, appropriazione indebita, minacce e violenza carnale ha dato nuovamente in escandescenza, rivoltandosi contro gli agenti presenti che hanno dovuto richiedere l’intervento di personale sanitario per procedere alla sedazione.

Dopo aver confortato la donna, ancora in stato di shock e richiesto ulteriore intervento di personale sanitario per la medicazione degli effetti dei colpi subiti, è stata immediatamente attivata dai caschi bianchi romani, la procedura “codice rosso” prevista per le donne vittima di violenza. Per l’uomo, previo iniziale periodo di in stato di piantonamento presso il nosocomio del Policlinico Tor Vergata, si sono schiuse le porte del carcere.

Il commento del Sindacato

Sull’episodio è intervenuto il commento del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che per voce del Segretario Romano Marco Milani rende noto:” Ancora una volta l’immediato e professionale intervento dei colleghi in quelli che possiamo definire veri e propri crimini efferrati che quotidianamente si consumano nelle strade delle grandi metropoli, testimonia come le Polizie Locali siano presenza in divisa ormai prevalente nei territori urbani e punto di riferimento al quale i cittadini si rivolgono nelle quotidiane emergenze.

Leggi anche – SULPL: “Polizia Locale Roma: ordinamento e contratto fuffa ultimo atto”

Purtroppo a questa vera e propria funzione di Forza di Polizia, sebbene ad ordinamento locale, continua a non esserne accordato il relativo riconoscimento giuridico. Torniamo a chiedere al Governo Meloni una coraggiosa legge di riforma che equipari le Polizie Locali ai colleghi delle altre forze dell’ordine ed al Sindaco Gualtieri una contrattazione adeguata che valorizzi e distingua le diverse responsabilità, rischi e competenze, rispetto al resto degli impiegati Comunali“, concludono dal Sindacato.

Se sei vittima di violenza domestica e/o di genere, contatta le Forze dell’Ordine o il 1522


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.