Cronaca

Controlli “Food & Oil” nelle aree di servizio autostradali in Ciociaria

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Controlli aree di servizio autostradali

Nell’ambito dell’attività di controllo in campo autostradale, nei giorni scorsi, gli agenti della sottosezione Polizia Stradale di Frosinone, in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e l’A.S.L. hanno predisposto e pianificato un servizio, finalizzato alla prevenzione e repressione degli illeciti in materia alimentare, ambientale, nonché sulla verifica della qualità e quantità dei carburanti erogati, nelle aree di servizio dell’Autostrada del Sole, nel tratto di propria competenza.

I controlli

A seguito dei controlli, durante i quali è stato utilizzato anche il laboratorio chimico mobile delle Agenzie delle Dogane per il controllo del carburante, sono emerse delle sospette anomalie e difformità per cui si è proceduto al sequestro amministrativo, con relativa apposizione di sigilli a 2 serbatoi e 10 pistole erogatrici di gasolio.

Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti sia di natura quantitativa in termini di volumi forniti dai misuratori delle colonnine di erogazione, che qualitativa sui campioni di carburante prelevati, per verificarne le esatte composizioni ed eventuali irregolarità.

Sono stati altresì controllati sia sotto il profilo amministrativo che sanitario gli esercizi commerciali all’interno delle aree di servizio, con l’identificazione del personale dipendente.

Diverse le autovetture controllate con 18 sanzioni amministrative elevate al codice della strada ed il ritiro di una patente di guida.

Nel servizio è stata impiegata anche una pattuglia in abiti civili al fine di prevenire quei reati che rimangono spesso impuniti quali il taccheggio, le truffe ai danni degli automobilisti o il furto a danno dei veicoli in sosta.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.