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Colleferro, mozione approvata: l’amministrazione Sanna dice No agli inceneritori

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Compound Colleferro Comitato Residenti

Riceviamo e pubblichiamo

Il Consiglio Comunale, in data 22 Novembre 2016, ha approvato una mozione che riscrive la storia recente della città di Colleferro con un esito che sarà determinante per il territorio.

Per la prima volta, il consiglio comunale, su una proposta dei consiglieri di maggioranza, votata, poi, anche da quelli di minoranza dell’Italia dei Valori, approva la mozione che dichiara incompatibili gli inceneritori ed il territorio che li ospita. Ad esprimersi favorevolmente alla proposta presentata dal Consigliere Francesco Guadagno, gli altri gruppi di maggioranza. L’Amministrazione su un così importante tema, dimostra ancora una volta la sua determinazione, facendo piazza pulita rispetto alle speculazioni politiche sul tema. La maggioranza è unita e va nella direzione di dismettere gli inceneritori e la discarica, senza demagogie, con serietà.

Questo atto politico, importantissimo, al contrario di come vorrebbe far credere qualche consigliere di minoranza non avendo capito bene come funzionano i lavori del consiglio comunale, dà seguito al parere contrario espresso dall’Amministrazione in sede di conferenza dei servizi in fase di riesame dell’autorizzazione di esercizio degli impianti. Una risposta ed una conferma delle buone intenzioni dell’Amministrazione anche alle associazioni ambientaliste del territorio, che ringraziamo per il lavoro di volontariato che svolgono, che più volte hanno richiesto che il consiglio comunale si esprimesse sul tema. Presupposto fondamentale quello di collaborare con le parti sociali del territorio per creare una visione ed uno sviluppo condiviso della terra che tutti insieme abitiamo.

Dall’atto amministrativo, passando per quello politico, si esprime la volontà di un territorio, supportata dai fatti ed i dati scientifici, di voltare pagina. La strada tracciata è chiara: chiudere con una gestione dei rifiuti fatta di discariche ed inceneritori ed aprire all’economia circolare, orientando il fine vita dei prodotti, i rifiuti ed il nostro stile di vita verso una visione che riduce la produzione di scarti.

Un processo complesso che intendiamo governare partendo dalle abitudini dei singoli cittadini fino ad arrivare alla collaborazione con gli enti sovraordinati per ridefinire, tutti insieme, il macro-sistema di gestione dei rifiuti, se non altro, del nostro territorio. L’obiettivo più grande, chiaramente, è quello che la Capitale non pesi sulle periferie danneggiandole.

Discariche ed inceneritori non hanno vita lunga se alla raccolta porta a porta si associa la presenza di impianti virtuosi, puliti ed ad impatto ambientale praticamente inesistente, che facciano da tramite, producendo materiali, per una filiera che è orientata alla produzione di nuovi prodotti provenienti dai rifiuti.

Il rifiuto, ora visto come risorsa, non deve essere più considerato la penalità che un territorio subisce per la troppa vicinanza con Roma Capitale. Il nostro territorio ha già pagato a caro prezzo le scelte scellerate di chi ha amministrato la nostra città. Discarica ed inceneritori oggi sono un peso che non è più possibile sopportare e che negli anni ha compromesso lo sviluppo del territorio aggravando le già note condizioni ambientali.

La progettazione che vogliamo fare è basata sulla comprensione del territorio che ci ospita, azione che fino ad oggi è stata prevaricata dal mero interesse economico. Se non si comprende una volta per tutte il fenomeno dell’inversione termica, ovvero del ristagno delle correnti d’aria, e quindi degli inquinanti nella parte bassa dell’atmosfera, l’aria che respiriamo, non si otterrà mai lo sviluppo sostenibile che chiedono i cittadini. Per la prima volta, invece, l’Amministrazione comunale di Colleferro porta in auge questo tema e lo lega alla sua contrarietà alla presenza degli inceneritori sul suo territorio.

Di fondamentale importanza la riduzione di tutte le fonti possibili di inquinamento atmosferico, a partire dagli inceneritori, in un contesto come quello della Valle del Sacco. Un tema che sta a cuore a chi ha votato la mozione destinata a passare alla storia.