Costante impegno della Polizia di Stato nell’ambito delle attività dirette al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini
Gli agenti della Polizia di Stato del III Distretto Fidene Serpentara, nel transitare in via dei Monti Tiburtini, hanno notato un soggetto mentre correva con un voluminoso scatolone tra le mani.
I poliziotti lo hanno quindi fermato ed identificato e da un primo controllo l’uomo è risultato essere già conosciuto alle forze di polizia, inoltre lo stesso non ha saputo fornire spiegazioni in merito alla sua presenza in quella strada, in quel momento.
Ha palesato poi una malcelata agitazione durante la fase dell’identificazione, che ha indotto i poliziotti a perquisire il 48enne e vedere cosa contenesse lo scatolone in suo possesso.100 panetti di hashish, per un peso complessivo di 10 Kg, quanto recuperato dagli agenti che, una volta accompagnato il fermato presso gli uffici del Distretto, hanno proceduto all’arresto, successivamente convalidato dal G.I.P. con la misura degli arresti domiciliari e del dispositivo del c.d. braccialetto elettronico.
Brillante operazione, poi, è stata effettuata nel quartiere Fleming dagli investigatori della Polizia di Stato del XV Distretto Ponte Milvio a seguito di un’intensa attività investigativa.
I poliziotti, nel transitare in via Valdagno, hanno notato un uomo che dialogava con un’altra persona con atteggiamento circospetto e, alla vista degli agenti, era palesemente intimorito.
Mentre si dirigeva verso la sua autovettura, gli investigatori lo hanno raggiunto e controllato.
All’esito della perquisizione, gli operatori hanno rinvenuto 18 dosai di cocaina, un mazzo di chiavi e 930 euro in contanti occultati all’interno di un giubbotto che era poggiato sui sedili posteriori dell’auto; sempre nell’auto hanno, altresì, trovato una macchina per il sottovuoto.
Successivamente, gli agenti hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo, sita nel comune di Caprarola, nella quale hanno avuto accesso grazie alle chiavi rinvenute. Lì hanno trovato 2 bilancini di precisione, diverso materiale per il confezionamento della droga e oltre 1 kg di cocaina già suddivisa in dosi e pronta a essere immessa sull’illecito mercato.
Pertanto, al termine delle attività di rito, l’uomo, un 46enne romano, è stato tratto in arresto perché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e la Procura ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto.
Nella zona residenziale di Ottavia, gli investigatori del Distretto Primavalle, nell’ambito di un’indagine su una piazza di spaccio fisica e virtuale che avrebbe operato non solo a Roma ma anche in Umbria, hanno arrestato un 31enne nella cui abitazione sono stati trovati vari e pregiati tipi di hashish e marijuana -conosciuti in gergo come “assaggi” -, più di 70 mila euro in contanti, il necessario per la pesatura e la preparazione dello stupefacente ed una sorta di contabilità dell’attività illecita.
La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal GIP la convalida dell’arresto e l’applicazione della custodia cautelare in carcere.
Gli agenti della Polizia Stradale di Roma-Settebagni in prossimità dello svincolo Laurentina hanno intimato l’alt ad un veicolo che percorreva il GRA. Nonostante l’alt gli occupanti dell’auto tentavano di dileguarsi nel traffico con manovre pericolose cercando anche di speronare il veicolo della Polizia. Dopo un breve inseguimento i poliziotti sono riusciti a fermare l’autovettura con a bordo madre e figlio, ed a recuperare una borsa che, durante la fuga, era stata lanciata sulla carreggiata dai fuggitivi.
All’interno della stessa venivano rinvenuti 4 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo di kg. 4,2. Nella perquisizione eseguita presso l’abitazione degli stessi, gli agenti hanno rinvenuto del materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente.
L’uomo e la donna sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.