L’Amministrazione comunale esprime la più ferma condanna per l’atto di violenza perpetrato nei confronti di una gatta deceduta a seguito delle gravi ferite riportate.
Guidonia, gatta torturata con un petardo e morta dopo cinque giorni d’agonia
La condanna e lo sdegno dell’Amministrazione Comunale
“Il gravissimo episodio, che ha avuto per protagonista una gatta seviziata con un petardo e deceduta per le ferite riportate dopo cinque giorni di agonia, sottolinea una volta di più la necessità di investire sulla prevenzione del maltrattamento animale, insegnando a bambini, giovani e adulti l’importanza del rispetto per ogni forma di vita – dichiara la Dott.ssa Laura Rossetti, Delegata del Sindaco al “Benessere animale e randagismo” -. Come ribadito più volte da Frank R. Ascione, professore di Psicologia dell’Università dello Utah, tra i massimi esperti in materia, chi si rende colpevole di maltrattamento di animali non solo presenta indici di psicopatologia, ma ha un’elevata probabilità di diventare un individuo socialmente pericoloso.
Nelle sue numerose ricerche Ascione ha rilevato che nell’80 percento di casi, chi commette violenze contro gli umani, ne ha già commesse verso gli animali. Anche per i criminologi Ressler e Douglas il sadismo verso gli animali rappresenta una “red flag” predittiva della violenza contro gli esseri umani, e ricorre nella quasi totalità delle vite dei serial killer più tristemente noti.
Secondo Ressler è fondamentale insegnare l’empatia verso gli animali ai bambini, in modo che possano manifestarla verso il genere umano. Atti di tale gravità – conclude la Dott.ssa Rossetti – devono essere condannati da tutte le istituzioni e perseguiti, ed è necessario investire nella cultura del rispetto del benessere animale a partire dalla scuola e dalla famiglia”.
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