Cronaca

Controlli senza sosta a Roma Termini: sei arresti

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Continuano senza sosta i controlli dei Carabinieri del Gruppo di Roma, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

I controlli

Negli ultimi giorni, infatti, i Carabinieri hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio di “Alto Impatto” in tutta l’area della stazione ferroviaria di Roma Termini e zone limitrofe, mirato al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado.

Il bilancio dell’attività è di 6 persone arrestate, 6 denunciate e tre sanzionate amministrativamente.

In manette è finito un cittadino straniero, senza fissa dimora, bloccato dai Carabinieri della Stazione Roma Via Vittorio Veneto per aver asportato con destrezza un IPhone dalla tasca del giubbotto di un turista a bordo di un convoglio della metro alla fermata Termini.

I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato un cittadino italiano di 40 anni, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, fermato subito dopo essersi impossessato di una confezione di profumo da un negozio presente nel forum dello scalo ferroviario.

Poco dopo, invece, i Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale hanno arrestato un cittadino cileno di 29 anni, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso subito dopo aver asportato l’iPhone di una turista alla fermata metropolitana Repubblica, insieme ad altri due complici che sono riusciti a scappare.

I Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante, invece, hanno denunciato un cittadino del Bangladesh ritenuto responsabile del danneggiamento di alcune auto in sosta. L’uomo è stato segnalato da alcuni passanti che lo avevano visto, poco prima, danneggiare con una spranga alcuni veicoli parcheggiati nelle adiacenze di piazza Vittorio Emanuele II e indicato come autore di precedenti analoghi episodi; con lui c’era anche un altro cittadino straniero, dell’Etiopia, che alla richiesta di identificazione, si è rifiutato di fornire le proprie generalità e ha iniziato ad inveire e minacciare i Carabinieri. È stato arrestato.

Nel corso dell’attività, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno arrestato una 36enne romana trovata in possesso di sostanza stupefacente occultata nelle tasche dei pantaloni, mentre era alla guida di un’auto. Visto l’atteggiamento sospetto della donna i Carabinieri hanno poi approfondito il controllo estendendolo anche alla sua abitazione, rinvenendo anche lì della sostanza stupefacente.

Durante le operazioni di contrasto degli avventori di Piazza Vittorio Emanuele II, grazie anche al supporto del Nucleo Cinofili Santa Maria Galeria, è stato identificato un 45enne tunisino colpito da un provvedimento per reati in materia di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato arrestato e associato al Carcere di Roma Rebibbia.

I Carabinieri hanno poi denunciato un 34enne tunisino trovato in possesso di un monopattino risultato rubato.

I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi denunciato due cittadini stranieri, di 35 e 39 anni, per l’inosservanza del D.A.C.UR. (Daspo Urbano), emesso nei suoi confronti dal Questore di Roma.

Altri due cittadini invece, un romeno di 39 anni e italiano di 35 anni, sono stati denunciati poiché responsabili dell’inosservanza del divieto di ritorno nel Comune di Roma.

Infine, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato in via amministrativa tre persone, tutte senza fissa dimora per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini, con contestuale notifica di ordine di allontanamento per 48 ore; a loro carico è stata elevata anche una sanzione amministrativa di 100 euro.

In totale, i Carabinieri hanno identificato 75 persone, eseguito verifiche su 30 veicoli, effettuato 11 posti di controllo.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.