Era ai domiciliari presso la sua abitazione di Serrone ma è riuscito ad evadere per ben tre volte in pochi mesi l’uomo che nella giornata del 07 ottobre, per l’ennesima volta, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Piglio, coordinati dalla Compagnia Carabinieri di Anagni.
L’arresto
L’arrestato, che doveva essere in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione dove scontava su disposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Frosinone una pena per guida sotto l’effetto di bevande alcoliche ed altri reati, è finito nelle maglie della rete dei Carabinieri che lo hanno rintracciato mentre passeggiava, per le vie del centro del paese, nell’ambito di un predisposto servizio per il controllo del territorio di competenza, finalizzato a prevenire la commissione dei reati predatori in private abitazioni ed attività commerciali.
I Militari subito lo hanno dichiarato in stato di arresto, informando il Sost. Proc. di turno presso la Procura di Frosinone che disponeva nuovamente la sua sottoposizione agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in attesa dell’udienza di convalida.
L’arrestato aveva già manifestato fin da subito una certa insofferenza alla misura coercitiva inflittagli, infatti, in altre circostanza analoghe risalenti a qualche mese prima non era stato trovato in casa durante i controlli effettuati dai Carabinieri e quindi deferito alla competente A.G..
Nella tarda mattinata del 08 ottobre u.s. si è celebrata presso le aule giudiziarie del Tribunale di Frosinone l’udienza di convalida al termine della quale l’autorità Giudiziaria ha approvato il provvedimento di arresto adottato dalla P.G. confermando la sottoposizione e permanenza dell’uomo al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
In ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza, è obbligo rilevare che l’indagato, destinatario della misura pre-cautelare, è, allo stato, solamente indiziato di delitto; la sua posizione sarà definitivamente vagliata dalla Autorità Giudiziaria.