Cronaca

Anagni, rapina una donna sul treno: fermato 24enne

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Brutta avventura ieri mattina per una docente universitaria che viaggiava sul treno regionale 12708 Vivalto, diretto nella capitale, dove la donna si stava recando per lavoro quando è stata aggredita fisicamente da un 24enne, fermato dai Carabinieri e irregolare sul territorio nazionale oltre che gravato da pregiudizi di polizia per reati specifici contro il patrimonio, che le sottraeva il telefono cellulare.

La vicenda

La malcapitata, salita sul convoglio a Ferentino, mentre era in arrivo alla successiva fermata di Anagni, veniva aggredita violentemente dal 24enne che le si scagliava contro colpendola ripetutamente con calci e pugni al volto, sottraendole il cellulare e spintonandola per assicurarsi la fuga.

Sceso dal treno si dileguava nelle campagne circostanti lo scalo ferroviario della Citta Dei Papi. Il Capotreno allertava immediatamente le forze di Polizia e la segnalazione con la descrizione del fuggitivo non tardava ad arrivare alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Anagni che diramava le ricerche a tutte le pattuglie presenti nella giurisdizione.

I militari seguendo minuziosamente le tracce del fuggitivo, a partire della Stazione ferroviaria, lo individuavano e fermavano lungo la via Casilina, all’altezza della località la Floridiana. Il magrebino alla vista della Gazzella dei Carabinieri tentava vanamente di sottrarsi al controllo procedendo a passo spedito in una via secondaria di Via Villa Floridiana tentando di guadagnare la fuga nelle campagne circostanti per garantirsi l’impunità.

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I Carabinieri tempestivamente e con una manovra repentina riuscivano ad invertire il loro senso di marcia raggiungendo il reo che, bloccato e sottoposto ad immediata perquisizione, veniva trovato in possesso di un telefono marca Samsung modello A/52, che aveva abilmente nascosto negli slip, risultato poi essere proprio quello appartenente alla vittima.

Nel frattempo la donna giunta alla Stazione Roma-Termini, già soccorsa sul treno da un Carabiniere, che libero dal servizio, non avendo assistito ai fatti, le aveva prestato i primi soccorsi, veniva trasportata a mezzo ambulanza presso l’Ospedale Umberto I di Roma dove quei sanitari le prestavano le prime cure a seguito delle lesioni riportate.

Successivamente la vittima rientrata ad Anagni si recava presso il locale Presidio Ambulatoriale Territoriale laddove, a seguito delle lesioni riportate, veniva giudicata guaribile con una prognosi di tre giorni.

Nella Caserma di Anagni la vittima visibilmente impaurita e scossa per l’accaduto ha raccontato ai Carabinieri le fasi della rapina e per il 24enne è scattato il fermo perché gravemente indiziato del delitto di rapina aggravata e di lesioni personali.

Al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della casa Circondariale di Frosinone laddove i Militari lo hanno tradotto su disposizione del Sost. Proc. di Turno presso la Procura della Repubblica di Frosinone informato dei fatti.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.