Cronaca

Sora, controlli straordinari interforze: ecco cosa emerge

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Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito degli indirizzi forniti in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica finalizzati ad implementare in ambito locale l’azione di prevenzione e contrasto delle attività illecite e di controllo del territorio, è stata data esecuzione ad una operazione interforze, nella città di Sora, disposta dal Questore di Frosinone.

Sora, controlli straordinari interforze: ecco cosa emerge

Gli operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale hanno effettuato controlli presso la stazione della città volsca, nei numerosi esercizi pubblici e nelle principali articolazioni stradali del centro cittadino, attenzionando in particolare Piazza Santa Restituta, il quartiere Canceglie ed il quartiere Pianello.

L’attività di Polizia Giudiziaria si è concentrata sul contrasto all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’effettuazione di alcune perquisizioni domiciliari e personali nel corso delle quali sono stati rinvenuti stupefacente del tipo eroina, suddiviso in 24 dosi pronte per la cessione,  ed una ingente somma di denaro contante, che hanno portato al deferimento all’A.G. di un cittadino extracomunitario.

Inoltre sono stati controllati 16 esercizi commerciali ed in uno dei quali sono state rilevate e contestate irregolarità inerenti alla cartellonistica antifumo prevista dalla legge.

Le pattuglie della Guardia di Finanza hanno effettuato svariate verifiche sugli scontrini, elevando un verbale a carico di un ambulante che era privo del registratore di cassa; gli stessi militari sono impegnati anche nella verifica della regolarità di un B&B.

Nel corso dell’operazione, sono state identificate un totale di 323 persone e sono stati oggetto di verifiche 130 veicoli.

Foto di repertorio


Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.