Cronaca

Lariano, arrestata una 38enne: è accusata di 12 furti e tentata rapina

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Lariano hanno eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di una 38enne italiana, gravemente indiziata dei reati di furto, tentata rapina, ricettazione, falsità materiale ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento.

Lariano, arrestata una 38enne: è accusata di 12 furti e tentata rapina

Ecco il modus operandi: le vittime erano sempre persone vulnerabili

La misura, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura, trae origine dalla minuziosa attività investigativa dei militari dell’Arma che ha permesso di raccogliere numerosi indizi a carico della donna. In particolare, le indagini hanno portato alla luce il modus operandi della 38enne che è gravemente indiziata di aver carpito la fiducia delle vittime, quasi sempre vulnerabili, quali anziani, donne incinte, riferendo di essere una infermiera, molto malata e chiedendo di essere accompagnata presso una farmacia o altro esercizio commerciale per poi derubarle, approfittando dei momenti di distrazione una volta a bordo dell’autovettura. Quanto finora emerso ha consentito ai Carabinieri di appurare ben 12 episodi di furto ed una tentata rapina commessi dal luglio scorso nei Comuni di Lariano, Valmontone, Bellegra, Artena e San Cesareo.

Tra le vittime di furto vi è anche una dottoressa – con studio medico in Roma – alla quale, nel maggio 2024, sono stati sottratti un ricettario ed il timbro personale, utilizzati dalla donna unitamente al denaro e carte di credito rubati, per acquistare grandi quantità di farmaci contenti oppiacei.

Inoltre, a seguito della perquisizione domiciliare effettuata nel corso dell’esecuzione, i Carabinieri hanno rinvenuto 14 ricette mediche contraffatte e 210 compresse di farmaci oppiacei (soggetti a prescrizione medica) pertanto la donna è stata anche denunciata per il reato di detenzione a fini di spaccio previsto dalla normativa sugli stupefacenti.

L’arrestata è stata poi tradotta presso la casa circondariale di Rebibbia in regime di custodia cautelare.

L’indagata è da ritenersi presunta innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.