Cronaca

Controlli a Ciampino e Morena: sei denunce, sequestrata una katana

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Controlli a Ciampino e Morena: sei denunce, sequestrata una katana

I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno eseguito un controllo straordinario del territorio nel comune di Ciampino e a Morena per aumentare la percezione di sicurezza tra i residenti, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e dando attuazione alle direttive del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per incidere sulle situazioni di illegalità e degrado urbano.

Controlli a Ciampino e Morena: sei denunce, sequestrata una katana. I dettagli di quanto è emerso

In particolare, nel corso delle perquisizioni eseguite presso 7 appartamenti e 5 veicoli, due persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica, gravemente indiziate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, tra cui un minore trovato in possesso di bilancini e coltelli multiuso.

Inoltre, altre due persone sono state segnalate al Prefetto, quali assuntori di modiche quantità di sostanze stupefacenti.

Sempre nel corso dei controlli, i militari hanno rinvenuto, all’interno di un’intercapedine di un appartamento una Katana di 66 cm e hanno denunciato un uomo dopo essere stato trovato in possesso di una spada con una lama lunga 87 cm.

I Carabinieri, con il supporto del personale specializzato delle società Enel e Areti, hanno eseguito verifiche su 112 contatori elettrici e denunciato tre persone per furto di energia avendo riscontrato delle manomissioni per consentire l’allaccio abusivo alla rete.

Complessivamente sono state identificate 53 persone, eseguite verifiche su 27 veicoli e sequestrati oltre 65 grammi di stupefacenti, tra cui hashish e marijuana.

I servizi di controllo dei Carabinieri, mirati a prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e conseguente degrado urbano che incidono in maniera significativa sulla sicurezza reale e su quella percepita dai cittadini, proseguiranno anche nei prossimi giorni con costante regolarità e in diverse aree della Capitale.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.