Cronaca

Ricercato dalle autorità slovacche per aver ucciso la sua ex: arrestato a Roma

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Era ricercato dalle autorità slovacche dallo scorso febbraio di quest’anno, quando è stato emesso nei suoi confronti un mandato di arresto europeo, ai fini della estradizione, per aver ucciso, due anni fa, la sua ex.

La vicenda

Era il luglio del 2022 quando la donna aveva denunciato alla Polizia slovacca il comportamento ossessivo del suo ex compagno che la ossessionava seguendola ovunque. Qualche giorno dopo, la sera del 15 luglio, l’uomo aveva poi messo a segno la sua azione architettata e crudele.

Aveva inseguito la vittima mentre viaggiava, a bordo della propria auto, sulla strada tra i comuni slovacchi di Revuca e Muranska Dlha Luka, e con una serie di manovre pericolose l’aveva investita ripetutamente con la propria macchina. Infine, con l’intenzione di ucciderla, si era schiantato deliberatamente contro il veicolo della donna, immediatamente deceduta sul colpo per sanguinamento a causa delle gravi ferite riportate.

Due anni dopo, le Autorità Slovacche hanno condannato il quarantanovenne a 25 anni di reclusione perché indiziato del reato di omicidio.

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L’uomo è finito in manette questa notte, arrestato dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Viminale. Ad incastrarlo l’alert “alloggiati” scattato in una struttura ricettiva in via Giovanni Amendola, che ha segnalato alla sala operativa della questura la sua presenza all’interno dell’hotel.

L’uomo, ora in carcere, è stato associato alla casa circondariale di Regina Coeli, dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria in attesa dell’estradizione.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.