Cronaca

Anziana vittima della truffa del finto incidente: interviene la Stradale di Cassino

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Gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino, durante un servizio volto al contrasto del dilagante fenomeno delle truffe a persone anziane, hanno intensificato i servizi in autostrada al fine di individuare eventuali veicoli sospetti.

La vicenda

Nonostante l’intenso traffico veicolare e le velocità tipiche dell’autostrada, gli agenti sono riusciti ad individuare un veicolo sospetto procedendo, pertanto, al fermo ed al controllo dell’occupante il quale risultava avere numerosi pregiudizi di polizia ed inoltre forniva dichiarazioni elusive circa il motivo del  viaggio.

L’intuito dei “centauri della Stradale” si rilevava corretto, infatti durante la perquisizione del veicolo, i poliziotti rinvenivano, ben occultata, una busta contenente numerosissimi monili in oro.

Le indagini hanno portato gli investigatori della Polizia Stradale a scoprire una nuova truffa nei confronti di una anziana avvenuta questa volta nelle Marche.

Con l’ausilio della Polizia Locale e della Tenenza dei Carabinieri di Falconara Marittima, sono riusciti ad individuare una signora ottantenne, vittima della truffa del “finto incidente stradale occorso ad un familiare”.

La donna era stata contatta telefonicamente da un sedicente Capitano dei Carabinieri che le riferiva di un incidente stradale causato dal figlio che aveva investito una donna incinta ed era in stato di fermo presso la loro caserma e che per essere liberato bisognava versare una cauzione. Poco dopo si presentava presso la sua abitazione un presunto carabiniere in borghese per ritirare la cauzione; non disponendo in casa di grosse somme di denaro, l’uomo si faceva consegnare 1.000 euro in contanti e numerosi monili d’oro per un valore di circa 10.000 euro.

I poliziotti delle Polizia Stradale di Cassino, all’esito della ricostruzione dei fatti ed all’esito delle indagini, coordinati dal  Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Cassino, dott.ssa Fioranelli, hanno tratto in arresto l’occupante del veicolo e lo conducevano in carcere.

L’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Cassino, con contestuale emissione di misura cautelare agli arresti domiciliari per l’autore della truffa.

Spesso notizie gravi che vedono coinvolti i nostri cari fanno perdere autocontrollo e lucidità, ma la Polizia di Stato richiama l’attenzione su queste modalità di truffe, diffidando nel credere a chiunque intimi la consegna di gioielli o denaro.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.