Identificazioni a tappeto, sanzioni amministrative per un ammontare di oltre 11.500 euro. Scattano i sigilli in un bar di Montesacro.
Prosegue serrata la strategia di sicurezza pianificata dalla questura di Roma in vista dell’Anno Santo, che mira a tenere alto il livello della prevenzione e della sicurezza pubblica con cadenzati servizi interforze che tracciano il tessuto urbano dal cuore della Capitale alle aree periferiche.
Al centro dell’attenzione obiettivi precisi, già evidenziati e monitorati da settimane nel corso dei continui servizi ordinari e straordinari di controllo del territorio con lo scopo condiviso di fronteggiare situazioni di degrado urbano in cui si innestano situazioni di illegalità reale che inficiano il senso di sicurezza della cittadinanza.
Tra le altre aree interessate dall’operazione i quartieri di Fidene, Aurelio e San Lorenzo.
Sono più di 200 le persone identificate e 7 le violazioni amministrative contestate per un ammontare complessivo di oltre 11.500 euro. Tra gli esercizi pubblici controllati, per uno di questi – sito in piazza Monte Gennaro – è scattato anche il provvedimento del questore ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S.: il bar, attenzionato già da tempo dagli agenti del III Distretto Fidene – Serpentara visti i numerosi interventi della polizia a fronte di ricorrenti episodi di disordine scaturiti tra gli avventori – resterà chiuso per sette giorni.
Il provvedimento si è ritenuto necessario quale risposta ad un concreto pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità e la sicurezza dei cittadini, in particolare dei residenti la cui percezione di legalità, proprio a causa delle frequentazioni del locale, risulta fortemente minata.
Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.