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Alta velocità a Frosinone, Battisti: “Progetto fondamentale”

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ALTA VELOCITÀ FROSINONE, BATTISTI: “PROGETTO FONDAMENTALE, DA STUDIO PRE FATTIBILITÀ LAVORARE IN SINERGIA PER VELOCIZZARE ITER”

“La Commissione regionale che si è tenuta oggi è stata un momento importante per avviare un confronto serio e trasparente sul tema della TAV in provincia di Frosinone. È evidente che siamo di fronte a un progetto strategico, che coinvolge numerosi attori e che richiede una visione comune perché questo progetto potrebbe apportare una vera e propria rivoluzione per il nostro territorio”.

Così in una nota la consigliera regionale del Partito Democratico, Sara Battisti.

“Ho chiesto – prosegue – di poter analizzare i dati specifici per le fermate sperimentali di Cassino e Frosinone che come giunta Zingaretti abbiamo avviato durante la scorsa legislatura. Da quanto emerge l’utenza potenziale sembra sia significativa, soprattutto considerando i flussi legati agli spostamenti per motivi di lavoro. Partendo dal presupposto che RFI ha parlato di area già individuata in merito alla realizzazione della nuova stazione ad Alta Velocità, è fondamentale concentrarsi su una sintesi condivisa tra le istituzioni. Fare chiarezza è necessario per garantire il massimo beneficio per il territorio”.

La consigliera ha poi sottolineato l’urgenza di affrontare anche i problemi che quotidianamente vivono i pendolari: “Programmare grandi opere infrastrutturali è fondamentale, ma non possiamo dimenticare i disagi che i cittadini affrontano ogni giorno sulla linea ferroviaria Cassino – Roma. Ho chiesto un aggiornamento a RFI sulla situazione legata ai ritardi e ai disservizi che si stanno registrando, perché dobbiamo garantire una mobilità efficiente e sicura per chi usa il treno quotidianamente”.

Infine, Battisti ha rilanciato una proposta per approfondire ulteriormente il confronto: “RFI ha comunicato l’esistenza di uno studio di prefattibilità per la stazione TAV. Per questo propongo al presidente Mitrano, che ringrazio, di riconvocare la Commissione, ampliando il tavolo anche ai parlamentari del territorio. Questo consentirebbe di valutare con maggiore completezza i dati e rimodulare eventuali posizioni, anche in virtù di proposte basate sull’inesistenza di tali studi. Solo un approccio responsabile e partecipato potrà portare a scelte efficaci e condivise per il futuro del nostro territorio”.