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Carpineto, diverse famiglie senza riscaldamenti: la denuncia del Sindaco

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Carpineto diverse famiglie senza riscaldamenti

Carpineto Romano – Diverse famiglie residenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica di Via Annunziata Nuova sono senza riscaldamenti: la denuncia del Sindaco, Stefano Cacciotti, nei confronti di Ater Provincia di Roma.

Riportiamo di seguito alcuni post, o loro estratti, pubblicati dal primo cittadino sulla propria pagina Facebook al fine di ricostruire la vicenda.

Carpineto, diverse famiglie senza riscaldamento: la denuncia del Sindaco. Ecco quanto è stato dichiarato

“Mentre Carpineto Romano è stretto nella morsa del freddo a causa di un vertiginoso calo delle temperature, l’Ater Provincia di Roma continua a lasciare senza riscaldamenti decine di famiglie residenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, composte peraltro in alcuni casi da persone con fragilità e diverse abilità.
Motivo per il quale già il 12 novembre scorso, vista l’assenza di risposte concrete da parte di Ater Provincia di Roma e di Hera Comm (il gestore del servizio che ha messo i sigilli all’impianto di riscaldamento a causa degli insoluti pagamenti), ho firmato un’ordinanza contingibile e urgente con la quale ho disposto di procedere senza indugio all’accensione dei riscaldamenti. Un provvedimento necessario per tutelare la salute e l’incolumità dei residenti, trasmesso per opportuna conoscenza anche a Prefettura di Roma e Regione Lazio, che se non verrà osservato nelle prossime ore, mi costringerà a presentare formale esposto ai Carabinieri”, è quanto riportato da Stefano Cacciotti, il sindaco di Carpineto Romano, lo scorso 26 novembre.

“I nostri concittadini residenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica di Via Annunziata Nuova passeranno un’altra notte senza riscaldamenti. Per tutta la giornata sono stato rimpallato dagli operatori dei call center di Hera Comm (il fornitore di gas) in un esasperante ping-pong di numeri verdi che ha messo a dura prova anche la mia proverbiale pazienza e costretto a rivolgermi al Prefetto di Roma chiedendo di intervenire con i suoi poteri contingibili e urgenti, pronto se necessario anche a recarmi personalmente da lui nella giornata di domani“, è quanto viene invece riportato il giorno successivo, il 27 novembre.

“Un’altra notte senza riscaldamento per i nostri concittadini residenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica di Via Annunziata Nuova. Neanche l’intervento del Prefetto di Roma (che ringrazio comunque per la vicinanza) e dei vertici regionali hanno sortito l’effetto sperato: Hera Comm non rimuove i sigilli alla centrale termica”, dal post del 28 novembre.

“Insieme ad assessori e consiglieri comunali ieri pomeriggio siamo stati alle case popolari per consegnare alle famiglie residenti 40 generatori elettrici di aria calda: non è la soluzione al problema ma un gesto concreto che abbiamo voluto fare per manifestare la nostra vicinanza a tanti concittadini che da settimane, con grande dignità e compostezza, vivono una situazione di grave disagio a causa della mancata accensione degli impianti di riscaldamento da parte di Ater Provincia di Roma. È stata per noi anche un’occasione di confronto, di dialogo e soprattutto di ascolto, un’urgenza sociale che la politica negli ultimi tempi comincia ad avvertire sempre meno.
Sicuramente sono tanti e molto complessi i fattori che hanno concorso a questa situazione, difficili da sintetizzare in un comunicato. Tra questi figurano di certo: il debito di 20 milioni di euro verso fornitori da parte di Ater Provincia di Roma, azienda sull’orlo del fallimento; l’assenza di interlocutori diretti di Hera Comm, il soggetto fornitore del servizio gas, che ha rimpallato le istituzioni di ogni livello tra le decine di suoi numeri verdi; la crescente morosità degli inquilini; l’assenza di interventi volti a raggiungere l’autosufficienza energetica e favorire la transizione ecologica.
A quest’ultimo proposito registriamo tuttavia la volontà da parte di Ater Provincia di Roma di avviare, già nei prossimi giorni, un progetto sperimentale innovativo su Carpineto Romano: l’introduzione di stufe a pellet per gli inquilini regolari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, un’alternativa più economica e sostenibile rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento. Questo progetto, oltre a puntare alla riduzione delle emissioni di CO₂, mira a supportare le famiglie in difficoltà economica, offrendo loro un sistema di riscaldamento più efficiente e meno costoso.
L’emergenza è terminata? Assolutamente no e noi continueremo a lavorare ed impegnarci per superarla e trasformarla in un’opportunità per migliorale la qualità della vita dei carpinetani residenti.
Ringrazio nel frattempo tutte le istituzioni che, ad ogni livello, si sono mobilitate per Carpineto Romano e l’intero consiglio comunale che ieri, all’unanimità, ha votato una mozione sulla questione dando un bel segnale di unità alla nostra comunità”, è infine l’ultimo post sull’argomento.

Per la lettura delle dichiarazioni complete rimandiamo alla pagina Facebook del sindaco Stefano Cacciotti. 

Continueremo a seguire la vicenda e, per qualsiasi segnalazione, invitiamo i nostri lettori a contattarci. 

Foto di repertorio