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Colleferro, uniti contro la violenza sulle donna: grande successo per la manifestazione “La panchina rossa”

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Riceviamo e pubblichiamo:

La mattinata è stata accompagnata da una pioggia abbondante e poco prima delle ore 11 la galleria di piazza Gobetti, animata da un sottofondo musicale, si è riempita dei colori e delle voci di tanti alunni dell’Istituto comprensivo Colleferro II, Scuola secondaria di primo grado Giuseppe Mazzini, Classi II B, II D, III B, IIIC, della Scuola primaria Giovanni Paolo II, Classe V A, V B E V C, e della Scuola primaria Dante Alighieri, Classe V A, V B e V C, intervenuti per la manifestazione “La panchina rossa”, organizzata dal gruppo Consulta le donne, Associazione culturale Segni onlus e la Consulta delle donne di Montelanico in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

La Dirigente scolastica, dott.ssa Marika Trezza, nell’aprire la manifestazione ha sottolineato la gravità del fenomeno, l’importanza del ruolo formativo della Scuola e l’opera di sensibilizzazione che svolgono le associazioni.
L’educazione dei giovani all’uguaglianza è lo strumento che può contribuire a promuovere il cambiamento culturale per risvegliare le coscienze e sdradicare quei comportamenti violenti che, in casi estremi, degenerano nel femminicidio.

La Scuola può affrontare il tema della violenza sulle donne attraverso l’educazione alla parità di genere, che deve essere diffusa e praticata con consapevolezza sia in classe, sia in famiglia.
Sono poi intervenuti i rappresentanti del gruppo Consulta le Donne di Colleferro, l’Associazione culturale Segni Onlus e la Consulta delle donne del Comune di Montelanico, che hanno ringraziato quanti hanno supportato l’iniziativa, in particolare la dott.ssa Trezza, nella sua qualità di rappresentante istituzionale della comunità scolastica, e tutti i presenti, alunni, docenti, famiglie e cittadini.

Combattere la violenza significa condannare i comportamenti che offendono la dignità della donna. La violenza non ha mai una giustificazione e va contrastata attraverso un’opera costante e profonda di prevenzione.
La panchina rossa – donata dalle associazioni – vuole essere il simbolo di un impegno che vada oltre la data del 25 novembre, dove tutti possano sedersi e pensare alle donne e i bambini vittime di violenza, ma anche per ricordare le donne che son riuscite a recuperare serenità. Quelle che ce l’hanno fatta, nonostante il disimpegno di Istituzioni nazionali e locali, spesso indifferenti al dramma della violenza sulle donne.

Votare nei Consigli comunali di Colleferro, Segni e Montelanico una mozione contro ogni forma di violenza umana, soprattutto contro donne e bambini, è un segnale che deve essere dato.
Sono quindi intervenuti gli alunni che hanno letto brevi pensieri, citazioni, cantato, suonato e recitato alcune poesie, guidati dagli insegnanti che, con molta dedizione e sensibilità, hanno realizzato un progetto educativo articolato in tante forme espressive.

Il progetto è stato curato dalle professoresse Ceraldi Maria Letizia, Massicci Assunta, Ionta Daniela, Daria Pellegrini, Proia Ilaria, Roberta Trezza, Giuseppina Pilla, Sara Poce, Roberta Colelli, Anna Maria Cacciotti, Daniela Colaiacomo e dai professori Pierino Cipriani e Fabio Battisti.
Gli studenti delle medie hanno scritto e recitato le poesie “Chi sono io”, “La donna non si tocca neanche con un fiore”, “Una luce alla finestra”, “Se io fossi un uomo”, con citazioni di Shakespeare.

Gli alunni di quinta hanno esposto alcuni cartelloni con delle considerazioni a tema e un testo poetico di Shakespeare.
Sulle note di Fiorella Mannoia “Quello che le donne non dicono”, di Alex Britti “Perché?” e di Verdi “Libiamo ne’ lieti calici” la parte musicale del programma è stata chiusa con un brano di violino.
Nella seconda parte è stata sorteggia la frase, che sarà riportata sulla panchina rossa, di Federica Briganti: “Gli schiaffi sono schiaffi. Scambiarli per amore può fare molto male”.
La panchina rossa è stata affidata, sempre con sorteggio tra le classi, alla V C del plesso Giovanni Paolo II, che ne avrà cura insieme alle associazioni.