Cronaca

Ferentino, panificio da incubo: multa e sospensione dell’attività

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Le festività natalizie, momento di maggiore consumo di prodotti tipici come panettoni e pandori, sono anche un periodo di intensificazione dei controlli da parte dei Carabinieri del NAS per garantire la sicurezza alimentare. Nei giorni scorsi, due interventi significativi sono stati effettuati a Fondi (LT) e Ferentino (FR), portando a sequestri e sospensioni di attività per gravi irregolarità.

Controlli dei Carabinieri del Nas a Ferentino: ecco cosa è emerso

Grave la situazione riscontrata a Ferentino, in provincia di Frosinone, dove i Carabinieri del NAS hanno effettuato un controllo presso un panificio. L’ispezione ha evidenziato gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali: sporcizia diffusa, ragnatele sulle attrezzature da lavoro, teglie arrugginite.

A fronte di queste condizioni, il personale della ASL di Frosinone, intervenuto sul posto, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di panificazione. Inoltre, al titolare dell’esercizio è stata contestata una sanzione amministrativa di 1.000 euro.

Questi interventi evidenziano l’importanza di rispettare le normative igienico-sanitarie e le disposizioni in materia di etichettatura, fondamentali per la tutela della salute pubblica. I NAS ribadiscono l’invito a tutti gli operatori del settore alimentare a garantire standard adeguati, soprattutto in un periodo dell’anno in cui i consumi di prodotti tipici raggiungono il loro apice.

Anche i consumatori sono esortati a prestare attenzione nella scelta degli alimenti, verificando sempre la presenza di etichette complete e segnalando eventuali anomalie alle autorità competenti. La sicurezza alimentare resta una priorità assoluta per garantire un Natale sereno e privo di rischi per la salute.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.