Riceviamo e pubblichiamo:
Scandaloso quanto sta avvenendo da mesi a Marcellina, piccolo comune alle porte di Roma, dove gli abitanti e le attività commerciali del territorio sono costretti a subire da tempo gravi disservizi nella fornitura del servizio idrico.
L’acqua non arriva con regolarità nelle case, con continue interruzioni del servizio che possono durare anche giorni – spiega il Codacons – Una situazione che oltre a creare disagi, rappresenta un potenziale pericolo sia sul fronte sanitario che su quello igienico. Le autobotti fornite al Comune, infatti, non riescono a soddisfare il fabbisogno della popolazione, e arrivano a coprire a malapena il 50% della richiesta di acqua degli abitanti. Gli interventi fin qui posti in essere dall’Acea Ato 2 non hanno garantito il servizio minimo essenziale alla cittadinanza, una situazione resa ancor più grave a causa di continue rotture, con conseguenti forti perdite d’acqua, senza che ci sia stato alcun intervento di riparazione. Persiste inoltre la mancanza di qualsiasi informazione su quanto sta accadendo.
Per tale motivo il Codacons ha deciso di scendere in campo a tutela dei cittadini di Marcellina: l’associazione, grazie all’impegno del consigliere comunale Enrico Salvatori e del responsabile locale Codacons Germano Giubilei, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Tivoli, chiedendo di aprire una indagine per i possibili reati di interruzione di pubblico servizio e omissione di atti d’ufficio, e ha chiesto ai magistrati di procedere al sequestro degli impianti della Acea Ato2 e di tutti gli ordini di servizio relativi agli interventi di manutenzione e riparazione e remissione dell’acqua da giugno 2016 a ottobre 2016.
Non solo. L’associazione ha pubblicato oggi sul sito www.codacons.it il modulo attraverso il quale gli abitanti e le attività commerciali di Marcellina possono costituirsi parte offesa e chiedere il risarcimento dei danni dei danni subiti in relazione alla mancata fornitura idrica.
