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Ciociaria, Ceccano è il comune più inquinato del 2024: i dati

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Associazione Medici di Famiglia sull'eliminazione delle isole pedonali a Frosinone

Il Comune di Ceccano conferma anche per il 2024  il suo primato di Comune più inquinato della Provincia di Frosinone con ben 79 superamenti per il PM10 registrati fino al giorno 31.12.2024. Frosinone, con le giornate ecologiche strane e le azioni tardive, registra 70 superamenti dei livelli massimi di PM10 al 31.12.2024.

I dati da Fare Verde Provincia di Frosinone

Questi dati sono la prova evidente che il piano di risanamento per la qualità dell’aria non funziona  e di fatto è inefficace e privo di risultati significativi per la protezione della salute  e per l’ambiente.

Se Frosinone e Ceccano piangono di certo Cassino non ride con il numero dei superamenti per il PM10 che si è attestato a quota 56  al giorno 31.12.2024 con la centralina ferma tanti giorni per manutenzione.

Sotto“osservazione” resta Monte San Giovanni Campano dove Fare Verde Provincia di Frosinone APS gestisce una centralina per il rilevamento delle Pm10, Pm 2.5 e PM1 viste  le doglianze della popolazione e di Fare Verde Monte San Giovanni Campano per la pessima qualità dell’aria respirata nel micro areale Baracca/Santo Stefano/Bottoni.

Fare Verde Provincia di Frosinone ricorda alle Amministrazioni Comunali  citate  che  Secondo la Corte di Giustizia Europea  per stabilire che un valore limite disciplinato  nell’allegato XI della  Direttiva 2008/50  è stato superato rispetto alla media calcolata per anno civile, è sufficiente che il livello di inquinamento superiore a tale valore sia misurato presso un singolo punto di campionamento.

Quindi i superamenti continuati negli anni nei comuni di Ceccano, Cassino e Frosinone violano il  «valore limite»  disciplinato dagli articoli  2 e  5  della Direttiva 2008/50.

L’Istituto Superiore di Sanità ha precisato che  l’esposizione prolungata nel tempo anche a bassi livelli di PM10 e PM2,5 è associata all’aumento di disturbi respiratori come tosse e catarro, asma, diminuzione della capacità polmonare, riduzione della funzionalità respiratoria e bronchite cronica insieme ad effetti sul sistema cardiovascolare. L’esposizione al pulviscolo più piccolo (PM2,5) è stata associata ad un aumento della mortalità per malattie respiratorie e ad un maggior rischio di tumore delle vie respiratorie. I tumori sono stati collegati anche alla presenza di sostanze cancerogene attaccate alla superficie delle particelle (come gli idrocarburi policiclici aromatici-IPA nel caso della fuliggine) che, attraverso il PM2,5 possono arrivare fino alla parte più profonda dei polmoni, dove sono assorbite dall’organismo>>.

Fare Verde Provincia di Frosinone,  dopo che  tutte le “raccomandazioni”,  emesse dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’Istituto Superiore di Sanità  e perfino  dalle  due  Condanne della Corte di Giustizia  invierà una denuncia a tutte le Autorità nei confronti  delle Amministrazioni Comunali di  Ceccano, Cassino e Frosinone per aver violato negli anni  sistematicamente  la Direttiva 2008/50 sulla Tutela della salute umana e dell’ambiente   ignorando perfino  la  sentenza  emessa  dalla Corte nella causa  C‑644/18 che ha già  visto soccombere l’Italia nel 2020.

Fare Verde Provincia di Frosinone APS vuole ricordare pubblicamente alle Istituzioni  che i cittadini della Provincia di Frosinone sono esseri umani e come tali non si devono  ammalare, vedere le loro malattie aggravate o addirittura    morire prima del tempo per la pessima qualità dell’aria.

E ormai chiaro che l’Italia è venuta meno all’obbligo sancito dal combinato disposto dell’articolo 13 e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa. Non ha  adottato le  misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite fissati per il PM10 nell’areale della Provincia di Frosinone ed  è venuta meno agli obblighi imposti dall’articolo 23, paragrafo 1, della direttiva 2008/50, da solo e in combinato disposto con l’allegato XV, parte A, di tale direttiva e, in particolare, all’obbligo previsto dall’articolo 23, paragrafo 1, secondo comma, di detta direttiva, di far sì che il periodo di superamento dei valori limite sia il più breve possibile.

Non ci possono volere altri venti anni per rendere l’aria pulita perchè le malattie non aspettano.

Foto di repertorio

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