A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, espletate dalla Tenenza della Guardia
di Finanza di Anagni, in collaborazione con il Gruppo di Frosinone, i Finanzieri hanno dato esecuzione a un
decreto di sequestro di crediti d’imposta, per un ammontare complessivo di oltre 16 milioni di euro, emesso dal
Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti di una società per azioni capitolina.
Illeciti nei lavori finanziati con il Superbonus: sequestrati oltre 16 milioni di crediti di imposta. I dettagli dalla Guardia di Finanza
Con funzioni di “general contractor”, la società ha organizzato lavori edili, finanziati con il cd. “Superbonus”, in
ben 630 cantieri dislocati in tutto il territorio nazionale.
Nel triennio 2021-2023, ha fatturato oltre 167 milioni di euro e ottenuto crediti d’imposta indebiti per oltre 80
milioni di euro. Gli articolati riscontri eseguiti hanno posto in risalto le ipotesi delittuose di truffa ai danni dello
Stato per la percezione degli incentivi statali non spettanti, l’emissione e l’utilizzo di fatture relative a operazioni
in tutto o in parte inesistenti, nonché illecite compensazioni e false asseverazioni.
Più nel dettaglio, in una parte dei cantieri esaminati, gli interventi edili non hanno trovato corrispondenza con la
relativa documentazione tecnica, come ad esempio i computi metrici. In altri casi, pur non essendo stata eseguita
alcuna opera edile, sono state rilevate fatturazioni della società nei confronti degli ignari proprietari, al fine di
ottenere illecitamente i crediti d’imposta. Tutti i lavori commissionati alla società sono stati caratterizzati, altresì,
da elevati compensi per l’attività del “general contractor”, non rientranti nel novero dell’agevolazione fiscale di
cui al D.L. 34/2020 – c.d. “Decreto Rilancio”.
Il meccanismo fraudolento è stato attuato anche grazie alla compiacenza di professionisti i quali, anziché
svolgere funzioni di vigilanza e garanzia per il sistema, si sono messi a disposizione della società, avallando e
sottoscrivendo comunicazioni e certificazioni false. Nel corso della complessa indagine, il Nucleo Speciale
Tutela Entrate e Repressione Frodi Fiscali della Guardia di Finanza, con sede in Roma, ha coadiuvato gli
operanti nell’ambito di apposita co-delega, anche grazie al coordinamento svolto dalla Cabina di Regia
Nazionale sui crediti d’imposta.Inoltre, in collaborazione con le competenti Direzioni Provinciali dell’Agenzia delle Entrate sono stati bloccati crediti d’imposta per ulteriori 8 milioni di euro.
Gli accertamenti costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico- finanziario assicurato
dal Corpo della Guardia di Finanza, volto a garantire il corretto impiego delle risorse pubbliche e sostenere la
crescita economica del Paese. Ai sensi dell’art. 27 della Costituzione la responsabilità o meno degli indagati, che
fino a condanna definitiva si presumono innocenti, verrà stabilita solo all’esito del giudizio della Magistratura.
Il presente comunicato viene effettuato, previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria competente, in ossequio
al D.Lgs. 106/2006, mod. dal D.Lgs. 188/2021, in quanto ricorrono “specifiche ragioni di interesse pubblico che
lo giustificano” per la particolare rilevanza pubblica dei fatti oggetto degli accertamenti e per le esigenze
costituzionalmente tutelate connesse al diritto all’informazione, al fine di fornire notizie in modo trasparente e
rispettoso dei diritti degli indagati e delle parti offese.
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