Cronaca

Supino, aggredisce e ferisce la compagna e i figli: arrestato 43enne

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

La notte di Capodanno i Carabinieri della Stazione di Supino hanno arrestato in flagranza di reato un 43enne che, in preda ad un forte stato di agitazione, per motivi futili, ha aggredito con violenza i suoi familiari presenti in casa.

La vicenda

Nella serata, al numero di emergenza NUE 112, era pervenuta una richiesta di intervento in Supino (FR) da parte di una donna 44enne, la quale segnalava un’animata aggressione da parte del suo convivente.

Giunti sul posto, i militari si sono trovati di fronte ad una situazione critica: l’uomo, in forte alterazione psico-fisica, dovuta dall’assunzione di alcolici, all’interno dell’appartamento, aveva adottato nei confronti della compagna un comportamento aggressivo, indirizzandole minacce di morte e l’aveva aggredita percuotendola con schiaffi, spintoni e tirandole i capelli. L’uomo ha aggredito anche il figlio 14enne schiaffeggiandolo, scaraventando delle sedie verso l’altra figlia minore e la stessa compagna.

L’uomo, dopo essersi rifugiato in strada è stato prelevato dai militari intervenuti e condotto negli della caserma di Frosinone.  Sul posto è giunta anche l’autoambulanza, provvedendo così a visitare i feriti che, fortunatamente, hanno riportato lievi lesioni.

La donna, nel frattempo, ha sporto una dettagliata denuncia nella quale riferiva ai carabinieri una serie di comportamenti violenti da parte del convivente ed episodi di aggressività nei confronti di tutto il nucleo familiare.

Leggi anche – Ciociaria, Ceccano è il comune più inquinato del 2024: i dati

L’uomo è stato pertanto tratto in arresto in flagranza di reato per maltrattamenti contro familiari e lesioni personali aggravate. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la casa Circondariale di Frosinone in attesa di giudizio.

E’ obbligo rilevare che l’indagato, destinatario della misura cautelare, è, allo stato, solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata ingiudicato, lo stesso sarà, eventualmente, riconosciuto colpevole, in maniera definitiva, del reato ascrittogli.  Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.