Cronaca

Monterotondo, droga camuffata da dolci: quattro arresti

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Monterotondo – I Carabinieri della locale stazione hanno arrestato 4 uomini, gravemente indiziati del reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Spaccio a Monterotondo, quattro arresti: i particolari

In particolare, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo negli ultimi due giorni e in 3 distinte attività, hanno arrestato un cittadino romeno di 18 anni, che si aggirava, con fare sospetto, per le vie del centro eretino. Dai successivi approfondimenti, hanno rinvenuto oltre 100 grammi di hashish, suddivisi in più dosi ed un panetto, nonché la somma contante di 1.700 euro. L’indomani notte, prima i Carabinieri della Stazione di Monterotondo, poi i quelli della Sezione Radiomobile, hanno fermato altri 3 uomini, rispettivamente due egiziani di 20 e 21 anni, ed un cittadino del Kosovo di 36. I militari, insospettiti dal fare sospetto dei tre soggetti, hanno deciso di procedere al controllo; i successivi accertamenti hanno consentito di rinvenire oltre 500 grammi di hashish, suddivisi in più dosi e due panetti, per i due egiziani ed oltre 50 grammi di cocaina per il kosovaro. A quest’ultimo sono stati sequestrati anche 3.700 euro in contanti, ritenuti provento dell’illecita attività.

I panetti di hashish sequestrati erano confezionati con involucri sui quali erano impresse foto di biscotti di note marche, uguali a quelli che si trovano nei supermercati.

I 4 soggetti sono stati condotti presso le proprie abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa delle determinazioni della competente Autorità Giudiziaria di Tivoli.

Nella giornata di ieri l’arresto del 18enne è stato convalidato ed applicata dal Tribunale di Tivoli la misura cautelare dell’obbligo di dimora in Monterotondo e divieto di uscire di casa nell’arco serale/notturno.

Il risultato, frutto dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, è ulteriore testimonianza della particolare attenzione posta dai Carabinieri della Compagnia di Monterotondo nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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