Riceviamo e pubblichiamo:
Di nuovo il consigliere regionale di Forza Italia, Adriano Palozzi, dà voce ad un tipo di razzismo e di xenofobia strisciante. Infatti, qualunquisticamente adduce a chissà quali problemi sociali sconquasserebbero i Castelli romani (una comunità di circa 500 mila abitanti) per l’accoglienza di 2378 persone. Ripetiamolo, a scanso di equivoci: persone. Persone che sono migranti. Persone che non fanno parte di una schiera di banditi fuoriusciti da qualche galera in mezzo al mare. Persone che non sono una emergenza. E’ un concetto da comprendere appieno: il flusso di migranti, potrà variare, in più o in meno, ma Stati devastati da guerre e miserie volute dagli interessi capitalistici, danno come “frutto” le migrazioni che non si risolvono in poche settimane e mesi. E’ un dato con cui dovremo misurarci – per ragioni geografiche non modificabili a meno di muri e flotte che sparano sugli inermi – per anni ed anni. Allora se questa è la situazione, e se il compito dei rappresentanti delle istituzioni, inclusi il Consigliere Palozzi, il Presidente Zingaretti, e il Sindaco Carlo Colizza, è quella di contribuire a trovare le soluzioni ai problemi, specie se di medio-lungo periodo, allora non serve gettare in mezzo alla strada limpida di un Prefetto che chiede una mano per attuare un piano solidale di accoglienza, ostacoli fatti di “bussare a quattrini”, o peggio, rievocare la buffonata del corteo qualunquista e xenofobo che ha attraversato Marino due anni fa facendo vergognare la parte sana della città. Serve, al contrario, coadiuvare la Prefettura e, nel caso, perfino proporre capacità autonoma dello stesso ente locale a gestire parte del problema. Ora, visto che viene sollevata la questione in malo modo, e visto che non si può nascondere sotto il tappeto la zozzeria-vergogna di quanto accaduto, è il caso che con voce chiara tutte le forze sociali e politiche, a cominciare da tutti i partiti e le liste civiche rappresentate in consiglio comunale, a cominciare dal Sindaco e dalla Giunta, pronuncino ad alta voce la propria opinione. Lo devono fare le forze di destra, oltre Forza Italia, lo deve fare il M5S, lo deve fare il PD, lo devono fare i consiglieri che rappresentano il centro sinistra a Palazzo Colonna. Non è un dibattito culturale, anche se la cultura c’entra. E’ posizionamento sulle grandi scelte ideali per conoscere quale profilo si ha in mente per la nostra comunità. Sinistra Ecologia e Libertà e il Partito Comunista Italiano sono per l’accoglienza. Tutti gli ammennicoli a seguire, tipo “però…, a patto che…, verificando che..” sono scuse che nascondono o l’incapacità a proporsi con autorevolezza ( e quindi incapacità a rappresentare e a governare) o la vergogna di nascondere la propria indole (di forza politica oltre che personale) di razzista e xenofobo. Ripetiamo, SEL e il PCI sono per l’accoglienza.