Attualità Cronaca

Controlli nei B&B del Frusinate: riscontrate diverse irregolarità

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Prosegue la campagna di controlli ai B&B, promossa dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e avviata lo scorso novembre dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, con un focus particolare sulla Capitale in ragione dell’anno giubilare.

Campagna di controlli ai B&B: quasi 2.500 le strutture controllate

Quasi 2.500 i B&B sinora controllati: oltre 500 (1 su 5, pari al 20%) quelli risultati “non conformi” alla normativa di settore. In questa seconda fase della campagna, avviata prima di Natale, oltre agli aspetti igienico-sanitari, strutturali e autorizzativi, particolare attenzione è stata posta all’obbligo per i gestori di identificazione degli ospiti. La norma principale di riferimento è l’art.109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).

Controlli nel Frusinate: ecco cosa emerge

Nel Frusinate, i controlli hanno portato all’accertamento di 11 non conformità in 10 strutture, con 9 diffide per mancata esposizione dei prezzi e superamento del numero di posti letto dichiarati nella SCIA.

In particolare, ad Anagni, le ispezioni a due strutture ricettive hanno portato alla sospensione dell’attività da parte dell’ufficio SUAP del comune. Il provvedimento è stato adottato in seguito alla segnalazione del N.A.S., che ha riscontrato l’assenza dei requisiti minimi per l’esercizio dell’attività, tra cui la mancanza di una cucina o di un angolo cottura, come stabilito dall’articolo 27 della Legge Regionale n. 13 del 2007.

Uno dei responsabili è stato inoltre segnalato per gravi omissioni nelle procedure di manutenzione del sistema antincendio e per la mancata dotazione della cassetta di primo soccorso. Stesse violazioni riscontrate anche in un B&B di Cassino, il cui titolare è stato segnalato all’autorità competente.

L’operazione evidenzia il costante impegno dei Carabinieri del N.A.S. nel garantire il rispetto delle normative e la sicurezza nelle strutture ricettive, tutelando la qualità del servizio per cittadini e turisti. Le attività di controllo proseguiranno anche nei prossimi mesi, con un monitoraggio continuo per assicurare il rispetto degli standard di sicurezza e qualità, contribuendo così alla tutela della salute pubblica e al miglioramento dell’offerta ricettiva sul territorio nazionale.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.