Cronaca

Frosinone, controlli interforze nella parte bassa: tre denunce, ecco cosa emerge

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Proseguono senza sosta i servizi di controllo straordinario del territorio interforze nella parte bassa del capoluogo, come disposto dal Questore di Frosinone.

Il report completo sui controlli

I servizi, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria e relativi allo spaccio di stupefacente, nel fine settimana appena trascorso, hanno coinvolto operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza.

Per la Polizia di Stato, oltre agli agenti della Questura, sono intervenuti i poliziotti delle specialità, Stradale e Ferroviaria, e gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lazio e un’unità Cinofila di Nettuno.

Nel corso dei controlli, che hanno principalmente riguardato il quartiere “scalo”, area interessata dall’Ordinanza Prefettizia che, ricordiamo, avrà effetto per la durata di 2 mesi, sono state denunciate tre persone: due sono state deferite all’Autorità Giudiziaria perché inottemperanti all’ordine di allontanamento, una terza, invece, per possesso da arma da taglio.

Quest’ultima è stata segnalata altresì amministrativamente alla locale Prefettura perché nella tasca dei pantaloni aveva stupefacente.

Inoltre, accertamenti effettuati nell’immediatezza evidenziavano che a carico dell’uomo pendeva anche un ordine del Questore di lasciare il Territorio Nazionale e pertanto veniva accompagnato presso un centro di permanenza rimpatri, in attesa di essere espulso.

Nel corso dell’attività, sono stati emessi due ordini di allontanamento nei confronti di altrettanti soggetti, sono state identificate 244 persone, mentre i veicoli di cui è stata constata la regolarità sono stati 79, con l’elevazione di 3 sanzioni al Codice della Strada.

Continueranno i controlli disposti dal Questore anche nei prossimi giorni.

È obbligo rilevare che gli indagati, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudizio, gli stessi saranno, eventualmente, riconosciuti colpevoli, in maniera definitiva, del reato ascritto loro. Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.