Cronaca

Frascati, grave un 16enne accoltellato in piazza: fermato un coetaneo

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Frascati – Paura nella serata di ieri, 29 marzo 2025, ai Castelli Romani: un ragazzo è stato accoltellato al culmine di una lite. Immediato l’intervento delle Forze dell’Ordine.

Frascati, accoltellato un 16enne: il punto sulla situazione

La notizia è stata data dall’Amministrazione Comunale che, sulla propria pagina Facebook, scrive: ” Questa sera nei pressi di piazza Marconi è avvenuto un accoltellamento tra giovani. Un ragazzo è stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Tor Vergata. Le Forze dell’Ordine sono prontamente intervenute e le indagini sono in corso“.

Stando alle ultime informazioni condivise dall’Ansa, sarebbe stato arrestato il presunto autore dell’accoltellamento: si tratta di un giovane coetaneo della vittima, che al momento si troverebbe ancora ricoverato in ospedale.

Potrebbero seguire aggiornamenti.

Gli ultimi aggiornamenti dalla Polizia di Stato

L’autore del ferimento è stato rintracciato dopo alcune ore presso l’abitazione della fidanzata in località Ciampino e dopo le ricostruzioni effettuate attraverso alcuni testimoni che hanno assistito alla scena.

All’esito dell’interrogatorio, il quindicenne ha ammesso le proprie responsabilità, per le quali l’Autorità Giudiziaria ha fatto scattare la misura restrittiva della libertà personale.

Le attività di indagine, a cura degli Uffici che hanno concorso al risultato investigativo, proseguono sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori, al fine di tracciare eventuali aspetti della vicenda ad oggi ancora non emersi.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad un definivo accertamento con sentenza irrevocabile di condanna.

Foto di repertorio

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.

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