Ciociaria – Dalle prime luci dell’alba di oggi, a conclusione di una lunga e articolata attività investigativa avviata nell’agosto 2023, coordinata dal Sost. Procuratore della Repubblica Dr. Vittorio Misiti, i Carabinieri della Compagnia di Pontecorvo, supportati, nella fase esecutiva, dal personale della Compagnia di Sora e dalle unità cinofile di Roma “Ponte Galeria”, hanno dato esecuzione, nei comuni di Arce (FR), Pofi (FR) e Monte San Giovanni Campano (FR), a nr. 5 (cinque) ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere, disposte dal GIP del Tribunale di Frosinone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti, già gravati di precedenti di polizia specifici, ritenuti presunti responsabili, a vario titolo, di “detenzione, continuata, in concorso tra loro, di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack, hashish e marijuana”.
Contestualmente, si è proceduto alla perquisizione personale e locale nei confronti di altri 3 (tre) soggetti, indagati per i medesimi reati, residenti nei comuni di Arpino (FR) e Monte San Giovanni Campano (FR).
La genesi dell’indagine
L’indagine, avviata nel mese di agosto 2023 a seguito del sequestro di una partita di stupefacente del tipo hashish operato nei confronti di due dei soggetti indagati, ha consentito, poi, di accertare l’esistenza di una articolata rete di spaccio di sostanze, soprattutto del tipo cocaina ed hashish, nel territorio della bassa ciociaria, precipuamente nell’area territoriale dei comuni di Arce, Ceprano, Monte San Giovanni Campano e comuni limitrofi, in favore di una pluralità di soggetti dediti, stabilmente, al consumo di droga.
Attraverso questa operazione, è stato possibile disarticolare un troncone dell’inesauribile attività di spaccio portata avanti da soggetti, notoriamente legati alla criminalità comune locale, tutti accomunati nella gestione di un imponente traffico di stupefacenti nei piccoli centri a sud della provincia di Frosinone.
Nel corso delle investigazioni sono stati effettuati numerosi sequestri di droga, che, benchè in quantitativi minimi, complessivamente analizzati, hanno portato ad ipotizzare un consistente flusso di droga immesso quotidianamente sull’illecito mercato locale.
Inoltre, si è riusciti anche comporre un quadro gravemente indiziario a carico di diversi soggetti risultati svolgere, in modo continuativo e professionale, una allarmante attività di spaccio con estese ramificazioni nella malavita locale.
Tra gli elementi raccolti durante l’inchiesta, grazie a numerosi servizi di pedinamenti notturni e diurni, vi è stato il sequestro, in tempi diversi, a carico di molte persone, di varie tipologie di stupefacente, che hanno poi condotto alla segnalazione, degli stessi, alla competente Autorità amministrativa.
Di fondamentale importanza si sono rivelate le attività tecnica di captazione di molteplici utenze riferibili agli indagati, che, per le attività di spaccio, si avvalevano di un linguaggio criptico, con fornitori e clienti, di non facile decodificazione da parte dei militari.
La meticolosa organizzazione del gruppo li aveva finanche indotti ad organizzare, in una abitazione di campagna nella disponibilità di uno degli indagati, una vera e propria base logistica per la preparazione e confezionamento delle dosi da immettere sul mercato, che è stata comunque localizzata dagli investigatori grazie a degli specifici servizi di osservazione e pedinamento appositamente organizzati.
Riassuntivamente, 5 le persone nei cui confronti il GIP del Tribunale di Frosinone ha disposto l’applicazione di misure coercitive in carcere, mentre nei confronti di altri 3 indagati è stata disposta la perquisizione locale e personale.
Numerosi i giovani assuntori segnalati alle competenti Autorità amministrative.
Dati e risultati dell’attività investigativa
- Persone indagate: 8;
- Persone da sottoporre al provvedimento della misura coercitiva: 5;
- Persone indagate a p.l.: nr. 3;
- Perquisizioni locali e personali da eseguire: 8;
- Stupefacente sequestrato in grammi: 100 gr. Circa di varie sostanze;
- Cessioni accertate: circa 250;
- Persone segnalate quali assuntori: 20.
È obbligo rilevare che gli indagati, destinatari della misura cautelare, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata ingiudicato, gli stessi saranno, eventualmente, riconosciuto colpevoli, in maniera definitiva, del reato ascrittogli. Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.