Cronaca

Operazione interforze a Sora: due arresti

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

Con un imponente apparato di polizia, i Carabinieri della Compagnia di Sora e gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, dalle prime ore del pomeriggio del 9 aprile 2025, hanno concretizzato un’attività antidroga con la finalità di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, da tempo segnalato nel centro storico della città volsca.

I dettagli sull’operazione interforze

Segnalazione che perveniva dai cittadini residenti che, a più riprese, avevano descritto sia ai Carabinieri che alla Polizia di Stato situazioni e circostanze sulla presenza di soggetti con atteggiamento sospetto che stazionavano nelle vie a ridosso del colle di San Casto. Informazioni acquisite e processate dalle forze di Polizia che, una volta individuati i luoghi, hanno predisposto e realizzato il servizio.

Così, nel pomeriggio di mercoledì, è stato predisposto un accurato servizio di osservazione controllo e pedinamento, posto in essere dalla Sezione Anticrimine del Commissariato e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri, circa 10 uomini e donne impiegati, con l’ausilio della Sezione Volanti e delle pattuglie delle stazioni di Vicalvi e Sora. All’esito delle verifiche preliminari sono stati individuati due giovani, rispettivamente un italiano venticinquenne e un tunisino diciannovenne, che venivano espressamente notati preparare e cedere della sostanza stupefacente del tipo hashish.

Nel caso specifico, i militari dell’Arma e gli agenti della Polizia riuscivano a documentare, con videoriprese, le sequenze esecutive dello spaccio, nonché il nascondiglio utilizzato per l’occultamento dello stupefacente e del materiale idoneo al confezionamento.

Le sequenze dello spaccio, osservate in diretta dagli operatori appostati, hanno consentito di procedere all’arresto dei due giovani menzionati, e alla segnalazione per la violazione dell’art. 75 D.P.R. 309/90 alle autorità amministrative, di due assuntori locali, trovati in possesso di cinque dosi, preventivamente confezionate di hashish e della somma, invece sequestrata agli arrestati, di circa 55 euro.

Dopo il fermo dei soggetti e individuato il luogo predetto, si rendeva necessario l’intervento di una squadra dei vigili del fuoco di Sora, per poter avere accesso – in sicurezza – all’edificio fatiscente e pericolante, come detto, utilizzato come nascondiglio, dove è stato recuperato ulteriore materiale idoneo al confezionamento.

Inoltre, veniva richiesto anche l’intervento dell’Ufficio Ambiente del Comune al fine di bonificare l’area, ritrovo degli assuntori.

I due giovani arrestati, al termine delle attività investigative, sono stati tradotti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cassino, presso il Carcere di Cassino.

Al termine del complesso servizio, la droga e gli oggetti sequestrati sono stati posti a disposizione delle Autorità amministrative e Giudiziarie che verranno notiziate. Il denaro sequestrato sarà versato su un libretto postale.

Un’attività dalla molteplice valenza perché ha consentito di incidere fortemente su un fenomeno che da tempo, costantemente, generava un allarme sociale; analogamente ha sottolineato come l’unità di intenti delle Forze di Polizia di questo territorio trovi espressione concreta in servizi in cui le informazioni vengono condivise, le energie vengono sommate.

A breve l’udienza di convalida dei due arresti mentre gli assuntori sono stati segnalati alla Prefettura di Frosinone.

Per dovere di cronaca, e a tutela di eventuali indagati in caso di indagini, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indiziati.