Sbocchi professionali dopo la laurea. Opportunità per i laureati in Comunicazione biomedica
Porte aperte nelle aziende sanitarie, nelle industrie farmaceutiche e nel campo delle biotecnologie
E’ un corso di laurea ancora poco conosciuto quello magistrale in Comunicazione scientifica biomedica, attivo dall’a.a.2010-2011 presso la Facoltà di Farmacia e medicina della Sapienza, il primo ed unico corso di laurea specialistico in Italia dedicato alla comunicazione in ambito medico e scientifico.
Eppure lo spazio che il mercato del lavoro offre a chi decide di specializzarsi in questi studi è estremamente vasto e distribuito sul territorio nazionale ed extra confine. Tra gli sbocchi lavorativi aziende sanitarie e ospedaliere, industrie biomedicali farmaceutiche e biotecnologiche.
In Italia le Asl sono 139, a cui si aggiungono 86 aziende ospedaliere e universitarie. Nelle aziende sanitarie e ospedaliere le figure professionali coinvolte nelle attività di comunicazione e di promozione della salute sono molteplici: dagli ufficio stampa, Urp, relazioni esterne, dipartimento di prevenzione, sanità pubblica, educazione alla salute.
E varie sono anche le strategie: comunicazione per la salute (educazione sanitaria e prevenzione primaria); comunicazione sanitaria (comunicazione con i pazienti ed empowerment degli utenti); comunicazione istituzionale (rapporti con il territorio e con gli stakeholders).
Nel settore industriale sono circa 100 le aziende in Italia e le Industrie biomedicali farmaceutiche biotecnologiche (Aibfb). Di queste oltre l’80% hanno filiali all’estero. Le Aibfb negli ultimi 5 anni hanno iniziato un processo di cambiamento che ha introdotto diverse figure manageriali (stipendio lordo medio annuo dopo 3 anni di esperienza 60K euro) che necessitano di competenze diverse dal passato. Oltre, infatti, a medici, farmacisti, informatori farmaceutici, economisti, ingegneri, informatici o legali, sono alla ricerca di figure professionali dedicate alle relazioni esterne, alla comunicazione, al Patient engagement e all’interno di queste aree le competenze richieste sono sempre più performanti.
“Da quando è attivo il corso di laurea magistrale in Comunicazione scientifica biomedica” – spiega il presidente del corso Michaela Liuccio – “molte sono state le opportunità di confronto tra i nostri studenti e il mondo delle aziende sanitarie e di quelle farmaceutiche. Direttamente e indirettamente, gli studenti hanno potuto condividere le loro ambizioni e i loro timori con esperti del settore, approfittando di sessioni dedicate durante il corso degli studi, di stage e di collaborazioni”.
Alcuni studenti del corso – spiegano gli organizzatori – sono stati contattati ancora prima di laurearsi da agenzie stampa specializzate sulla salute, o da agenzie di comunicazione focalizzate sul terzo settore. Altri dopo la laurea hanno trovato un impiego in multinazionali Aibfb occupandosi del digital business e in particolar modo ricoprendo il ruolo di “Customer engagement specialist” o ricoprendo incarichi come quello di Brand It advisor.
Le prossime scadenze per la verifica dei requisiti di accesso al corso di laurea in Comunicazione Scientifica Biomedica sono il 19 dicembre e il 23 gennaio 2017