Riceviamo e pubblichiamo:
L’Amministrazione comunale di Cori, con il Sindaco Tommaso Conti e l’Assessore Fausto Nuglio, e il nipote dell’Ing. Alessandro Marchetti, Alessandro Caucci Molara, hanno partecipato nel fine settimana alle celebrazioni per il 50° anniversario della scomparsa del più grande progettista aeronautico italiano organizzate in provincia di Varese.
Venerdì 2 Dicembre, nella sala consiliare del Comune di Sesto Calende, si è svolta la mostra/conferenza ‘Alessandro Marchetti e la sua eredità’. Sabato 3 Dicembre a Somma Lombardo, nell’area ex Officine Aeronautiche Caproni del Parco e Museo del Volo – Volandia, si è tenuto invece il convegno ‘L’eredità dell’Ing. Alessandro Marchetti nel 50° della sua scomparsa’.
Il ritratto biografico del pioniere ed avanguardista dell’aviazione italica è stato affidato allo storico aeronautico, Fabio Morlacchi. Nato a Cori il 16 Giugno 1884, dove oggi riposa, e nella cui casa padronale è custodita parte dei suoi cimeli, il nome dell’Ing. Alessandro Marchetti è indissolubilmente legato alla storia della SIAI, l’impresa aeronautica con sede a Sesto Calende.
Nella Città del Volo, dove morì il 5 Dicembre 1966, il suo ricordo è ancora vivo, ha sottolineato il Sindaco Marco Colombo. In ogni casa sestese c’è qualcuno che ha lavorato nella Società Idrovolanti Alta Italia, fortemente radicata nel tessuto sociale del suo territorio. Una memoria che viene tramandata alle giovani generazioni anche attraverso iniziative concrete in loro favore.
Come le borse di studio per assegnate ai figli – studenti meritevoli dei lavoratori seniores, con almeno 20 di servizio. Una tradizione iniziata nella SIAI Marchetti, che oggi prosegue nella fabbrica di elicotteri Agusta, che assorbì la SIAI negli anni ’80. L’iniziativa è stata illustrata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Vergiate, Antonella Paccini.
La fama dell’Ing. Alessandro Marchetti si deve soprattutto ai velivoli dei primati e delle imprese aviatorie leggendarie. Tra questi l’S55X, il brutto anatroccolo trasformato in celeste metallico cigno dalle trasvolate oceaniche nel 1930 e 1933. Dell’argomento hanno trattato il Col. Paolo Nurcis e il M.llo Marco Di Cocco dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare.
L’abilità imprenditoriale di Capè, le doti progettuali di Marchetti e lo spirito patriottico di Cesare Balbo ne fecero un modello di successo di iniziativa pubblico-privata. Al Volandia sono stati presentati i primi componenti della replica dell’S55X che il Savoia Marchetti Historical Group sta ricostruendo in scala 1:1, secondo i disegni originali. I dettagli sono stati spiegati dall’Ing. Filippo Meani.