Il Comitato Basta un Sì si è avvalso del SEM per convincere a votare gli italiani Sì anche il giorno del referendum. Si tratta di una polemica passata pressoché inosservata tra i media quella legata ai sostenitori di Basta un Sì.
Se cercate su Google le parole chiave “Affluenza referendum” (parole chiave simili sono suggerite da Google stesso), noterete come primo risultato il sito che rimanda al loro Comitato. In pratica, hanno utilizzato il SEM (Search Engine Marketing). Questo ha avuto effetto nella giornata di oggi e rimarrà tale ancora per qualche ora.
Per farla breve, hanno pagato il motore di ricerca più famoso al mondo per far sì che chi volesse informarsi sull’affluenza degli italiani al Referendum leggesse il loro annuncio per primo con le motivazioni per votare Sì. Per ogni click degli utenti sul loro annuncio promozionale, verseranno una somma specifica a Google. Il riquadro verde con la scritta Ann. in bianco significa che per trovarsi lì e uscire con quelle parole chiave specifiche indica che il Comitato ha pagato il colosso di Mountain View. Il sito su cui si è rendirizzati cliccando sopra accenna minimamente all’affluenza del referendum, dicendo soltanto che i dati (probabilmente aggiornati alle 12) riportano un’affluenza superiore al 20%, per poi parlare delle motivazioni del sì specificando che si tratta di un’occasione unica per cambiare, ecc.. Questo nonostante l’URL www.bastaunsi.it/referendum/affluenza.
Se sia una pratica scorretta o soltanto astuzia lo lasciamo decidere a voi, sta di fatto che nessuno ha parlato di quanto avvenuto. Sotto, la foto che dimostra quanto detto.